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Che fine ha fatto? Norgaard, dal flop di Firenze all’esplosione in Premier

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Si può esplodere a 27 in Premier? L'ex meteora viola Christian Norgaard ce l'ha fatta. La sua storia nella nostra rubrica Meteore Viola
Niccolò Meoni
Niccolò Meoni Redattore 

Di meteore nel mondo del calcio ce ne sono state tantissime. Giocatori che in poco tempo hanno fatto imfiammare piazze intere, ma anche brevi apparizioni, dei cameo. Violanews vi racconta la storia di alcuni calciatori passati da Firenze, senza lasciare il segno. Oggi inziamo trattando il caso di Christian Norgaard, centrocampista danese quasi mai visto in maglia viola, ma capace di ritagliarsi un'ottima carriera oltre la Manica.

L'arrivo a Firenze e il flop con Pioli

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Norgaard arriva in un momento delicato della storia viola. Il danese viene acquistato dal Brondby nel 2018, club importante in patria, dove il suo rendimento è stato buono, con Thomas Frank in panchina, tenetelo a mente questo nome. Corvino lo porta in riva all'Arno per 3.5 milioni, un esborso contenuto per allungare le rotazioni di Pioli. Ma anche per sostituire, almeno tatticamente Milan Badelj, passato alla Lazio a parametro zero, e primo capitano del dopo Astori. Il giocatore però gioca con il contagocce, solo 6 partite in campionato. In un centrocampo di incursori come Gerson, Veretout e Benassi avrebbe dovuto essere l'equilibratore. Pioli però non lo vede. 9 aprile 2019, l'attuale tecnico del Milan si dimette, a causa di un duro comunicato societario. Al suo posto torna l'aeroplanino, Vincenzo Montella. Ma nemmeno con lui va bene, gli vengono preferiti Dabo oppure Edmilson, non proprio Pizarro e Borja Valero. A sua discolpa va detto che capita in una stagione al limite del catastrofico, dove la viola si salva all'ultima giornata, con uno 0-0 con il Genoa dimenticabile, e nel pieno della contestazione ai Della Valle. Se ne va al Brentford, club londinese in quel momento in seconda serie. Addirittura la sua cessione arriva prima del closing di Rocco Commisso, a fine maggio. Il danese non rientra minimaente nei piani gigliati. Le bees però hanno un progetto serio


L'esplosione tardiva in Inghilterra

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Il paradosso arriva proprio in Inghilterra. Norgaard lascia la Fiorentina e trova la sua collocazione nel 3-5-2, proprio di Frank, allenatore del Brentford. Sistema di gioco utilizzato dalla Fiorentina nelle stesse annate con il trio Montella-Iachini-Prandelli. Nel frattempo Norgaard diventa uomo chiave della squadra, che dopo un primo tentativo sale in Premier. Le bees tornano in prima serie dopo 70 anni, e alla prima, in casa, nel nuovo stadio strapazzano l'Arsenal. Gol? Proprio di Norgaard, che a 27 anni si fa notare davvero nel grande calcio. In questi anni si consolida anche in Premier, come uno dei migliori mediani davanti alla difesa. I suoi numeri difensivi attirano l'attenzione, con recuperi e il maggior numero di scivolate tantate. Un vero muro davanti alla difesa, che libera le mezz'ali Jensen e Janelt, oltre che uno strepitoso bomber come Toney. La colonia danese a Londra lo mette al centro del progetto, e arriva la convocazione proprio della Danimarca per i mondiali in Qatar. Il tecnico Frank ne parlava così nel 2021: "Penso che Christian sia sbocciato tardi, e sono contento che giochi per noi. Credo che se togliessi Fabinho al Liverpool e mettessi lui lì, non vedresti molta differenza". La squadra mantiene il suo posto in prima serie, anche grazie alla sua leadership. Quest'anno è anche diventato capitano. Una carriera di ottimo livello per lui, arrivato a Firenze nel momento sbagliato, ma che ha saputo reagire al flop nel nostro campionato

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