C'eravamo lasciati con il Sistema che aveva preso campo pienamente anche in Italia con il Grande Torino che aveva monopolizzato la Serie A fino alla tragedia di Superga, per passare alla bella stagione della Fiorentina di Bernardini che vice un campionato arrivando poi quattro volte seconda. Il nuovo modo di giocare aveva portato le marcature praticamente a uomo e la superiorità dei campioni riusciva a fare la differenza. Il campionato di Serie A nella seconda metà degli anni cinquanta e poi negli anni sessanta vide l'affermarsi di Milan e Juventus che si spartirono gli scudetti nel quadriennio tra i Mondiali di Svezia 1958 e Cile 1962 grazie anche due attaccanti come José Altafini e Omar Sívori. Ma poi iniziò la grande stagione di Helenio Herrera che Angelo Moratti portò all'Inter nel 1960: l'allenatore argentino rigenerò l'Inter e vinse lo scudetto nel 1962/63. Milan e Juventus terminarono il loro ciclo e iniziò quello dei nerazzurri guidati da quello che presto divenne il Mago che dovettero superare subito l'ostacolo nel Bologna di Fulvio Bernardini che arrivò allo spareggio: vincendolo per 2-0. L'Inter ebbe modo di rifarsi presto e con continuità anche in Europa. La catastrofe del Mondiale del 1966 con la sconfitta inopinata contro la Corea del Nord sfociò nella chiusura ai calciatori provenienti dai campionati esteri e piano piano le grandi italiane persero potere soprattutto in Europa mentre la Serie A conobbe un altro Herrera: il ginnasiarca paraguaiano Heriberto detto HH2 che con il suo 'movimiento' portò allo scudetto la sua Juventus dopo aver silurato El CabezonSivori. Non costruì un altro grande ciclo perché intanto il Milan dell'abatinoRivera aveva ripreso campo e arrivò anche il secondo scudetto della Fiorentina yé-yé guidata dal Petisso Pesaola. Nel frattempo la Grande Inter del Mago si era definitivamente disfatta e arrivò anche la vittoria del Cagliari guidato dal 'filosofo' Manlio Scopigno con soprattutto le reti a raffica di RombodituonoGigi Riva che anticipò di qualche anno lo scudetto della Lazio di Maestrelli.