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Tra Usa e Europa

Superlega, Commisso darà battaglia come negli States? Il caso della MLS

Negli Stati Uniti il Presidente della Fiorentina è in prima linea nella lotta al campionato chiuso: farà così anche in Europa?

Alessio Crociani

La Superlega non è il problema più urgente della Fiorentina. Un'ovvietà che a scanso di fraintendimenti ci teniamo a scrivere subito in maniera chiara e netta. Non è il più urgente ma forse, in prospettiva, uno dei più rilevanti. Perché l'annuncio fatto ieri dai 12 club fondatori è destinato a cambiare radicalmente il mondo del calcio e a ripercuotersi su tutto e tutti, società viola compresa. Una situazione che per certi versi ricorda la realtà della MLS americana, campionato a numero chiuso in cui attualmente non sono previste promozioni e retrocessioni. Un'eccezione (due se contiamo anche l'Australia) all'articolo 9 sull'applicazione degli statuti Fifa che prevede l'accesso a un campionato solo per meriti sportivi con portata universale in tutte le federazioni affiliate.

La battaglia negli USA per il passaggio ad un sistema aperto e basato sul merito è tutt'ora in corso e fra i protagonisti in campo vede anche Rocco Commisso, proprietario non solo della Fiorentina ma anche dei New York Cosmos, club relegato in NPLS (quarta divisione). L'ultima novità in merito risale a un anno fa, poco prima che la crisi pandemica si abbattesse anche sul mondo del calcio. Il Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna ha stabilito che sarebbe la FIFA e non la USSF (federcalcio statunitense) ad avere la discrezionalità e il potere di applicare o meno la regola delle promozioni/retrocessioni negli Stati Uniti. La FIFA può obbligare a farlo ma non è obbligata: il TAS ha infatti sostenuto che l’articolo 9, nonostante una formulazione apparentemente obbligatoria, non impone di applicare un sistema aperto anche negli Usa. Questo perché le connotazioni diverse del calcio americano sono note a tutti, e soprattutto sono in linea con gli altri sport professionistici del Paese. Pertanto l’autonomia viene lasciata alla USSF.

In effetti le somiglianze tra MLS e Superlega sono riscontrabili tanto quanto le differenze tra i contesti sportivo-culturali europeo e americano. Non solo: se da una parte la MLS è una realtà ormai affermata, la Superlega al momento è un progetto in fase embrionale con effetti ancora da valutare. Resta però la battaglia di principio e a tal proposito - considerati gli ultimi sviluppi - viene da chiedersi se cambierà qualcosa nell'approccio a questo tema da parte del massimo organo calcistico mondiale. E tornando alla Fiorentina: quale sarà la reazione di Commisso dopo l'annuncio di ieri sera? Starà in prima linea contro la scelta dei club scissionisti, sulla falsariga di quello che sta succedendo negli States, oppure opterà per una posizione più defilata? Lo spirito mostrato più volte dal presidente della Fiorentina è noto, ma la declinazione in chiave europea di un tema così delicato e dalle mille sfaccettature lascia in campo tanti punti interrogativi.

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