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Tre manager di Tod’s indagati per caporalato
Come riposta stamani Sky tg 24, va avanti l’inchiesta della Procura di Milano nei confronti di Tod’s. I manager della società di Diego Della Valle, come si legge negli atti delle indagini del Nucleo ispettorato lavoro dei carabinieri, non avrebbero tenuto "minimamente conto dei risultati" di alcune "ispezioni" negli opifici cinesi - sei tra le province di Milano, Pavia, Macerata e Fermo - e di "audit" su quei fornitori che "davano atto di numerosi indici di sfruttamento" dei lavoratori, per quanto riguardava, tra l'altro, gli orari di lavoro, le paghe, le norme di sicurezza e le "condizioni alloggiative degradanti". Sono tre i manager di Tod's Spa indagati per caporalato e la stessa società è stata iscritta per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, in relazione allo stesso reato. Già nei mesi scorsi, come emerso ad ottobre, era stata chiesta l'amministrazione giudiziaria per il colosso della moda per omessi controlli nella catena dei subappalti della produzione in opifici cinesi. Ora il pm di Milano Paolo Storari, come risulta da una richiesta al gip Domenico Santoro di interdittiva per Tod's dal pubblicizzare i propri prodotti per sei mesi, anticipata sulle pagine economiche del Corriere della Sera, ha individuato non più solo responsabilità omissive dei responsabili dell'azienda ma, appunto, anche ipotesi dolose. Ricordiamo anche che Diego Della Valle che aveva definito queste accuse «pesanti e ingiuste».
Corriere.it riporta anche una nota della società dei Della Valle «Tod’s S.p.a. prende atto che la Corte di Cassazione ha rigettato ieri le richieste e il ricorso del Dottor Paolo Storari. In merito alle nuove contestazioni sulla medesima vicenda», che in realtà è invece la richiesta di misura interdittiva a della pubblicità a carico della indagata Tod’s, «la Società sta ora esaminando con la stessa tranquillità l’ulteriore materiale prodotto, con preoccupante tempismo, dal Dottor Storari».
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