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Tottenham tritatutto in trasferta: non perde da 4 mesi

Gli Spurs sono reduci da cinque vittorie consecutive in trasferta

Redazione VN

Quello del Tottenham in trasferta è un ruolino di marcia che attualmente incuterebbe timore anche a chi vive nel più sicuro dei fortini. Già, perchè basterebbe il fatto che i ragazzi di Pochettino hanno perso solo 2 trasferte su 18 tra Premier League, FA Cup e la fase a gironi di Europa League a mettere in guardia l’armata di Paulo Sousa. Il Tottenham, non lo scopriamo oggi, è squadra arcigna: una squadra che, sì, fu eliminata proprio dai gigliati dall’Europa nella passata stagione, ma che è anche molto più matura rispetto all’anno scorso, come assicura anche lo stesso Paulo Sousa in conferenza stampa (LEGGI QUI). L'ultima sconfitta esterna dei ragazzi di Pochettino risale al 22 ottobre 2015, circa 4 mesi fa! In termini di politica interna, quella del Tottenham è un’ascesa progressiva, non paragonabile al colpo di stato del Leicester di Ranieri che sta scardinando le gerarchie calcistiche, ma comunque significativa. E quel che più risalta è come, fuori da White Hart Lane, gli Spurs riescano sempre a far risultato: 8 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 10 uscite, ma soprattutto 5 vittorie consecutive nelle ultime 5 gare lontano da casa, tra campionato ed FA Cup, contro Leicester, Crystal Palace, Colchester, Norwich e Manchester City. Inoltre, battendo il Leicester in FA Cup, la squadra di Pochettino è attualmente l’unica assieme all’Arsenal ad aver violato il Leicester City Stadium, teatro di quella che per ora è la maggior potenza del campionato inglese. Se prendiamo in considerazione la sola Premier League, il Tottenham fa veramente paura: una sola sconfitta alla prima giornata contro il Manchester United, poi 7 vittorie e 5 pareggi. In Europa League il cammino fuori casa è stato un po’ più lento: sconfitta in Belgio contro l’Anderlecht, pareggio a Monaco contro i biancorossi del Principato e unica vittoria in casa del Qarabag. Ma chi ha visto la partita di domenica pomeriggio, quella in cui il Tottenham ha espugnato la Manchester storicamente meno blasonata, quella che tifa City, avrà notato che gli Spurs sono molto simili ai viola in quanto a singoli elementi: attaccanti con una rapidità d’esecuzione impressionante (non solo l’inflazionatissimo nome di Harry Kane, ma anche giocatori meno famosi come il velocissimo coreano Son Heung-Min) e una difesa molto dura, ma talvolta distratta, come in occasione del gol del momentaneo pareggio di Iheanacho per il ManCity, molto simile a quello segnato da Brozovic in Fiorentina-Inter. L’anno scorso in molti non ci speravano, ma arrivò la qualificazione, quest’anno c’è la speranza di poter fare bis contro il Tottenham, ma anche la consapevolezza che quella di Pochettino, attualmente, è una delle migliori squadre d’Europa, una di quelle che i poliglotti chiamerebbero “Top Club”. Ogni altro ragionamento adesso è superfluo, ma, se il Tottenham in trasferta è un rullo compressore, dall’altro canto sappiamo che venire a giocare a Firenze fu dura anche per la migliore Juventus di Conte. Quindi, la parola al campo, nulla è scontato.