Doppia intervista rilasciata dall'ex viola Dusan Vlahovic a La Gazzetta dello Sport e Tuttosport. A seguire vi riportiamo i passaggi più interessanti delle parole dell'attaccante: "Juventus? La mia non è stata una scelta difficile. La Juve è una società gloriosa e sappiamo tutti cosa rappresenta in Italia. Per me è un piacere difendere questi colori. Da piccolo in Serbia si seguiva tanto il calcio italiano, negli anni d’oro della Serie A. Si parlava della Juve, perché vinceva sempre e nello sport ci si ricorda solo di chi vince. Questa cosa mi è rimasta dentro. Ero un bambino quando rimasi impressionato dalla Juve di Ibrahimovic, Trezeguet e Cannavaro".
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La Gazzetta dello Sport e Tuttosport
Vlahovic: “Juve dentro fin da piccolo, scelta facile. Voglio fare 30 gol”
L'ex viola fa mea culpa: "La scorsa stagione? Avevo sicuramente bisogno di un po’ tempo per ambientarmi, però potevo fare meglio"
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Vlahovic prosegue toccando anche altri temi: "Tra Firenze e Torino che cosa ho capito dell’Italia? Ne parlavo proprio pochi giorni fa con i compagni. A vivere in Italia e giocare qui abbiamo una grande fortuna. Sono innamorato di questo paese. La scorsa stagione? Avevo sicuramente bisogno di un po’ tempo per ambientarmi, però potevo fare meglio. 30 gol? Ho letto che negli ultimi dieci-dodici anni il capocannoniere non ha mai vinto lo scudetto, però c’è sempre una prima volta, no? Gli obiettivi di squadra vengono prima di quelli personali, è più importante che la Juve vinca, ma se faccio 30 gol e diventiamo campioni d’Italia per me va benissimo così".
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