Nell'edizione odierna del Corriere dello Sport c'è ampio spazio per la lunga intervista concessa da Dusan Vlahovic che non ha nascosto di essere felicissimo a Firenze. Il bomber serbo ha anche svelato alcuni retroscena che lo riguardano. "Ho capito subito quello che avevo combinato. Mi è venuto qualche dubbio su di me". L'episodio cui fa riferimento Vlahovic è il suo errore davanti al portiere nella gara di andata contro l'Inter. Quell'errore ha fatto, secondo lo stesso attaccante, da spartiacque fra il "vecchio" Vlahovic e quello che conosciamo e apprezziamo adesso.
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Vlahovic/2: “Dopo l’Inter ho dubitato di me stesso. Pioli? Un padre”
L'attaccante serbo si racconta a 360 gradi
L'importanza dell'allenamento
Campione anche di umiltà e abnegazione, Vlahovic ha voluto rivelare come si allena durante la settimana per rendere al meglio. Difficilmente scappa dal centro sportivo una volta finito l'allenamento ma, anzi, si trattiene per concentrarsi sul lavoro in palestra o su alcuni fondamentali: "Non si finisce mai di imparare, figuriamoci a 21 anni" sentenzia Dusan. Messi, Lukaku e CR7, questi i suoi modelli, ma senza dimenticare il compagno Franck Ribery. Il francese arriva sempre al centro di allenamento con 2 ore di anticipo, un autentico esempio per Vlahovic. Il numero 9 lavora però anche sulla tenuta nervosa. Mai ammonito questa stagione, Vlahovic ha confessato di aver fatto tesoro dei consigli del padre dopo l'inutile rosso rimediato contro la Lazio lo scorso anno.
La prossima partita col Milan
La sua attenzione è già puntata alla gara col Milan. Impegno importantissimo, anche perché, confessa Vlahovic, queste partite sono le più affascinanti da giocare. Dusan ritroverà Stefano Pioli, tecnico che lo ha fatto esordire in Serie A, come avversario. L'allenatore del Milan è stato, a detta sua, come un padre.
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