Nico, il Leicester rilancia, Commisso dice no. Fantasmi Chiesa e Vlahovic

Nico Gonzalez e una decisione che ormai spetta soltanto al presidente. Così il Corriere Fiorentino racconta della trattativa per l'argentino. Dopo essersi visto rifiutare la prima proposta da 34 milioni di euro, il Leicester ha alzato l’offerta a 40 milioni. La cifra che Barone, nei diversi colloqui avuti con i rappresentanti del giocatore, ha sempre indicato come cifra giusta per il via libera. Ricevuta la nuova proposta dalle Foxes, il direttore generale e Pradè non hanno fatto altro che girarla a Commisso, rimettendosi alla sua decisione. Fosse per loro comunque, l’affare si farebbe. Sul piatto c’è la possibilità di realizzare una plusvalenza secca da quasi 10 milioni per poi ritrovarsi, in un mercato povero come quello italiano, con tanti soldi da spendere. Il patron sembra invece è orientato a dire no.

I dubbi di Rocco

Il problema è che Commisso ha in testa quello che è successo sia dopo la cessione di Chiesa (quando arrivarono prima Callejon e poi, un anno e mezzo dopo, Ikonè) sia i soldi investiti (per Cabral, Piatek e Jovic) per rimpiazzare Vlahovic. Se il presidente ha dei dubbi insomma, c’è da capirlo. Gli stessi, peraltro, che nutre Italiano. Anche in questi giorni, ha cercato di essere costruttivo. Non ha posto veti ma ha chiesto che in caso di partenza di Nico la rosa possa essere rinforzata con giocatori pronti subito. Anche perché nella prima metà di febbraio, tra quarti di Coppa Italia e playoff di Conference, i viola si giocheranno la stagione.