E' già una settimana che Josè Mourinho ha iniziato il suo show in vista della Fiorentina, mentre Italiano pensa solo a lavorare testa bassa
Scegliere le parole giuste, alzare la voce, accendere un faro su un tema per spostare l’attenzione dal problema reale. Josè Mourinho, ovvero la sottile arte della comunicazione rapportata al mondo del calcio. Quando oltre all’allenatore, intesto come gestore del gruppo, c’è molto di più. Quasi un manager, certamente un accentratore. Come scrive il Corriere dello Sport, domani sera il portoghese incrocerà di nuovo la Fiorentina sulla sua strada e stavolta, in palio, c’è un pezzetto di classifica niente male: la zona Champions.
Un equilibrio non pronosticabile
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Tra Fiorentina e Roma, c’è soltanto un punto di differenza. Nonostante le ultime campagne acquisti su indicazione di Mourinho, tra richieste specifiche e nomi di spessore. Ultimo, tra tutti, quello di Lukaku. Spese folli, o quasi. Un monte ingaggi che si aggira sui 160 milioni di euro, ovvero quasi 100 in più rispetto a quello attuale della Fiorentina. Numeri da capogiro, che però non sempre hanno corrisposto una classifica all’altezza di quanto desiderato. E forse, anche da questi ultimi dati, si può intuire il perché della voce grossa di Mourinho. O meglio, della sua capacità di spostare i riflettori da ciò che sempre non ha funzionato nella sua squadra e proiettare l’attenzione su tutto il resto: siano arbitri, componenti del Var, avversari in campo, giornalisti, dirigenti o presidenti. Come accaduto negli ultimi giorni, quando ha messo nel mirino l’arbitro della sfida col Sassuolo, poi direttamente Berardi.
Parole che hanno spinto la Procura Federale a intervenite per valutare il deferimento, con la Roma subito in difesa del suo tecnico e la possibilità che Mourinho, nonostante tutto, sia normalmente in panchina all’Olimpico contro la Fiorentina.
Il problema della Fiorentina
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Una vigilia delicata, insomma. Perché se Mourinho è alle prese con una battaglia tutta sua, dall’altra parte Vincenzo Italiano sta facendo i conti con un giocatore a rischio, che anche ieri si è allenato soltanto a parte per un risentimento muscolare: è Nico Gonzalez, in panchina con la Salernitana e fuori dai convocati con il Parma in Coppa Italia. C’è apprensione, è chiaro. Soltanto la rifinitura di stamattina scioglierà gli ultimi dubbi, ma il tecnico viola sta valutando una formazione che comprenda la possibilità concreta di non vedere l’argentino in campo dal primo minuto.