Motta incarta un Italiano con la “maxi” panchina: Fiorentina, la peggior copia

La Gazzetta dello Sport si sofferma sull'analisi del match tra Fiorentina e Bologna evidenziando la situazione di difficoltà della squadra di Motta, non mostrata sul rettangolo di gioco:

Ormai, a Bologna, lo chiamano il Cammino di San... Thiago. Motta. Ventidue punti nelle ultime 11 partite, seconda vittoria di fila (anche in trasferta) e un muro alto tredici anni divelto, distrutto, sbriciolato: se il Bologna vince al Franchi come non succedeva dal 17 gennaio 2010, beh, un motivo c’è. E se la Fiorentina è stata la peggior copia dell’anno — attorcigliata e confusa, alla quarta sconfitta in casa —, anche qui un perché ci sarà. Thiago non aveva cinque uomini tosti e Italiano aveva una panca extralusso: il primo ha nascosto palla e pulsato adrenalina attenta davanti a una Viola che è stata salutata dal proprio pubblico con uno stordente «Meritiamo di più», colonna sonora (con fischi) di una annata che comunque vede la Fiorentina in semifinale di Coppa Italia ma anche padrona di alti e bassi troppo inspiegabili. Motta ha incartato Italiano e lo ha fatto giocando palla a terra e constatando l’esplosione (forse definitiva) di Orsolini e il quarto gol di Posch che porta la quarta vittoria. Senza Arnautovic, c’è vita insomma. Mentre a Firenze se manca il gioco, e ieri è mancato, tutto diventa troppo pasticciato