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L'uomo di 76 anni, pratese, è stato condannato a un anno - oltre ai risarcimenti a favore dei genitori e dei fratelli del calciatore e della compagna, Francesca Fioretti, e della loro figlia Vittoria. "Riteniamo che la sentenza non sia condivisibile" - dice l'avvocato difensore Sigfrido Fenyes, pronto a ricorrere in Cassazione in terza istanza, dopo due pronunce avverse. Dai test fisici di Astori, nel luglio del 2016 e del 2017, sarebbero già emerse alcune asistolie. Le extrasistole affiorate già dai test svolti nel 2014, quando Astori era un calciatore del Cagliari, dovevano imporre un accertamento di secondo livello, come l’holter o la risonanza magnetica cardiaca, stando ai protocolli ’Cocis’.
Ma Galanti, dicono i giudici Angela Maria Fedelino, Massimiliano Signorini e Francesco Pallini, «degradò» le linee guida previste dai protocolli della medicina sportiva «a semplici schemi di indirizzo». Sempre secondo i giudici, è ritenuta una «colpa grave tenuto conto del bene-vita in gioco», quella del professore, che si è «discostato ingiustificatamente dalle raccomandazioni delle linee guida vigenti e delle buone pratiche cliniche». Astori si sarebbe potuto salvare - sono ancora le conclusioni degli esperti - dopo la scoperta della malattia cardiaca attraverso l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo.
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