Oltre al punto sulla panchina di Iachini (LEGGI), La Gazzetta dello Sport riassume il triste 0-0 di ieri sera tra Parma e Fiorentina. Emozioni zero, taglia corto la rosea. La sfida americana, tra il Parma di Kyle Krause e la Fiorentina di Rocco Commisso, è di una noia mortale: il pallone sembra scottare tra i piedi dei giocatori che mai si prendono la responsabilità di cercare, con le qualità tecniche o con la fantasia, un numero, un lampo, insomma qualcosa che ne giustifichi la presenza dentro uno stadio. Invece nulla.
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L’inutile barcelloneggiare della Fiorentina, nessuna svolta. Squadre spente al Tardini
Zero gol e poche emozioni al Tardini in una sfida fra squadre spente. Terzo punto in tre partite per Liverani, mentre la panchina di Iachini traballa
Sarà colpa della paura, spesso si giustifica così la pochezza: il Parma è ancora in fase di assemblaggio, la Viola vive in mezzo alle tensioni e la panchina di Beppe Iachini traballa non poco. Tuttavia, al netto di ogni motivo che possa spiegare una simile prestazione, ciò che resta negli occhi è una desolante assenza di bellezza, che è la principale ragione e dev’essere il principale obiettivo per chi pratica il gioco del calcio. Se non ci fosse questo maledetto virus e se gli spettatori fossero arrivati sugli spalti del Tardini, all’uscita avrebbero il sacrosanto diritto di chiedere il rimborso del biglietto.
Alla fine i numeri dicono che la Viola ha tenuto il pallone per il 64,1 per cento del tempo, ma che cosa ha combinato? Non un tiro pericoloso, a meno che non si voglia considerare tale un’estemporanea conclusione di Biraghi in avvio di ripresa. Il motivo di questo assurdo «barcelloneggiare» senza trovare l’imbucata vincente sta nel fatto che la Fiorentina non ha una punta centrale in grado di far muovere tutta la squadra: Kouame è leggero, Ribery fa tutto tranne che l’attaccante e le mezzali non s’inseriscono mai. Naturale che, essendo così apparecchiata la tavola, ci sia da alzarsi a stomaco vuoto. Se, tenendo così a lungo il pallone come ha fatto la squadra di Iachini, si arriva a tirare soltanto 4 volte, e mai in modo pericoloso, è il caso di farsi qualche domanda e trovare qualche risposta.
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