La prima volta di Sara Funaro e Rocco Commisso: domani, il patron viola e la prima cittadina si stringeranno la mano per parlare del Franchi
La prima volta. Sara Funaro e Rocco Commisso non si erano mai incontrati in Palazzo Vecchio. L’appuntamento è in agenda domani, quando il patron viola e la prima cittadina si stringeranno la mano. Poco spazio per i convenevoli - scrive La Nazione - vista l’urgenza di sciogliere molti nodi inerenti lo stadio Franchi. Le perplessità del club viola restano, anche se i giudici hanno dato ragione a Palazzo Vecchio. Sulla strada intrapresa e sull’utilizzo dei fondi Pnrr per il restyling, la società è perplessa dal presente e più che altro dal futuro. Dall’attuale condizione dello stadio-cantiere, dalla capienza quasi dimezzata e dal colpo d’occhio poco appagante, e soprattutto sulla mancanza del cronoprogramma dei lavori. La società gigliata non ha in mano alcuna documentazione sulla fase esecutiva dei lavori. Dettaglio tutt’altro che secondario, visto che gli introiti da stadio sono una componente del business viola e tutto questo si lega anche la programmazione, sportiva e non, per le prossime stagioni.
Eredità pesante e futuro da definire
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Funaro ha ricevuto dal suo predecessore Dario Nardellaun’eredità pesantissima sul Franchi. Sullo sfondo, quasi come uno spauracchio, resta il Padovani, lo stadio del rugby che con qualche implementazione e soprattutto con alcuni milioni in più potrebbe ospitare anche partite di calcio di serie A. Soluzione manifestatamente sgradita alla Fiorentina, ma che potrebbe tornare in campo qualora le lavorazioni previste nel cantiere nel corso della prossima stagione abbassino ulteriormente l’attuale capienza o addirittura, contrariamente alle promesse, per un determinato periodo sia impossibile giocare a cantiere aperto. La prospettiva Padovani ha un altro grosso neo: per adeguarlo agli standard del calcio professionistico, servono ulteriori soldi, che in questo momento non sono nelle casse di Palazzo Vecchio. La sindaca proverà nuovamente a convincere Commisso a “credere“ nel Padovani? E per il Franchi? I fondi pubblici ottenuti sinora da Palazzo Vecchio non coprono l’intero restyling.