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Jovic, l’interprete e la lingua del gol. E Gollini è sempre più uomo-selfie

Jovic, l’interprete e la lingua del gol. E Gollini è sempre più uomo-selfie - immagine 1
L’attaccante serbo si confronta in campo con Italiano, che chiama Nastasic a fargli da traduttore. Tanti sorrisi per Gollini

Redazione VN

La Nazione oggi in edicola offre un piccolo sunto del primo giorno di ritiro della Fiorentina a Moena. Gollini che ondeggia con la testa metallizzata fra i tifosi (record di selfie), Jovic che porta in giro il suo rango Real cercando di misurare questo mondo nuovo e per ora meno chic, ma poi chissà, Mandragora che saluta tutti, mostrando un’educazione inversamente proporzionale alla grinta da centrocampista morditore di caviglie: la Fiorentina riparte dall’interesse dei tifosi per i nuovi arrivati, addirittura tre, presto quattro con Dodò se arriverà la deroga per potersi allenare prima ancora dell’ufficialità dell’acquisto.

Clima sereno e tanti applausi a Moena, la sensazione è che il club abbia accorciato i tempi per offrire a Italiano la possibilità di partire subito con un gruppo che abbia certezze. Si delinea già l’intelaiatura del 4-3-3 che resterà l’ossatura della Fiorentina anche nella prossima stagione. Occhi puntati sui nuovi arrivati: felicissimo e molto sorridente Gollini, concentrato Mandragora, insondabile Jovic. Il centravanti serbo sa bene che dovrà parlare con i gol, un'occasione da non sprecare dopo le ultime deludenti stagioni al Real. E ieri è cominciato il lungo derby con Cabral: per ora siamo davvero all’antipasto, ma con grande soddisfazione i tifosi viola hanno inquadrato la gran mira di Jovic negli esercizi di Italiano.

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