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Italiano e il compito più difficile: gestire gli effetti dello strappo con DV9

Italiano e il compito più difficile: gestire gli effetti dello strappo con DV9 - immagine 1

All'allenatore viola spetterà un compito tutt'altro che semplice: lo strappo con il centravanti non dovrà intaccare la serenità e il rendimento del gruppo

Redazione VN

Lo aveva spiegato Commisso in tempi non sospetti. Quando il ’caso Vlahovic’ non era ancora deflagrato nella sua completezza. “La Fiorentina non è solo lui o il sottoscritto, c’è un gruppo, una squadra”. Un gruppo, una squadra, ma soprattutto un allenatore. Da queste tre componenti è necessario ripartire per assorbire al meglio una potenziale causa di disturbo nell’armonia che si era creata scrive La Nazione. Difficile che il numero 9 viola voglia creare problemi, ma è ovvio che i retro pensieri potrebbero essere all’ordine del giorno, soprattutto se il rendimento della punta serba non dovessero essere all’altezza di quanto fatto fino ad ora.

L’imperativo deve essere fare quadrato, per non creare potenziali alibi e arrivare nel modo migliore a una soluzione del ’problema’ che almeno fino a gennaio non potrà essere risolto. Lo strappo con Vlahovic non deve intaccare la serenità e il rendimento in campo della squadra e anche questo sarà compito preciso dell’allenatore e del suo staff. Italiano non si è mai tirato indietro, dimostrandosi grande motivatore, senza fare sconti a nessuno, e senza fare distinzioni di sorta. Il tecnico viola è uno che non fa sconti e allo stesso tempo è coerente nella gestione del gruppo. Nessuna corsia preferenziale per alcuno e anche per questo Il compito della società, invece, è certamente quello più difficile: quando, infatti, nell’ambiente è presente un potenziale elemento di fibrillazione gli aspetti sono più complicati e c’è bisogno di una società forte, decisa e unita.

Dusan Vlahovic
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