Inizio da incubo, poi il riscatto. Più gioie che rimpianti nella notte europea

Un inizio da incubo, un finale dove non si capisce bene se la Fiorentina può essere soddisfatta o se possa avere qualche rammarico. Così La Gazzetta dello Sport nel commentare la vittoria dei viola sul Basaksehir. La doppietta di Jovic è la ciliegina sulla torta per guadagnarsi la sicurezza dei play off contro una delle retrocesse dall’Europa League. Contro una squadra che non aveva ancora preso gol in Europa, la banda Italiano confeziona un produzione industriale di occasioni e se ne mangia due clamorose. Fosse riuscita a vincere con tre gol di scarto, pareggiando la differenza reti, si sarebbe giocata il primato all’ultima gara facendo a chi segna di più. Ora invece la tenue speranza è che i turchi non battano i teneri Hearts, ovviamente vincendo col tenerissimo Riga. In fondo sono più le gioie che i rimpianti: la Fiorentina in crisi si è ritrovata nel gioco, nella determinazione e nelle occasioni, anche se in difesa l’errore grossolano è sempre dietro l’angolo.

Una molla per ripartire

Questa vittoria può servire anche come ripartenza in campionato. Perché il Basaksehir, squadra vera, è stato un buon banco di prova. In più Italiano comincia ad avere qualche certezza. Kouame in primis, un satanasso che non si ferma mai. Poi Jovic, finalmente sempre più dentro la squadra. È l’attaccante che in ottobre ha segnato più di tuttigli altri attaccanti di Serie A. Quando saliranno di tono i vari Barak, Dodò e Ikonè, per tacere di Nico Gonzalez e Sottil ancora ai box, forse si parlerà anche di un’altra Fiorentina.