Il preparatore atletico del Frosinone, Massimo Neri, ha parlato di cosa significa fare il ritiro in montagna o in città, sostenendo che non c'è alcuna differenza
A Firenze si sfiorano i 40° ma la Fiorentina si allena al Viola Park. Niente più ritiro a Moena e l’astinenza della montagna preoccupa i tifosi viola. La scelta della città per iniziare la nuova stagione, però, accomuna mezza Serie A. Massimo Neri, 65 anni, preparatore atletico del Frosinone con un passato al fianco di Capello (dalla Roma al Real Madrid) e Lippi, spiega la novità ai microfoni de La Repubblica: «Il motivo è principalmente logistico e legato ai centri sportivi ben attrezzati delle società di calcio. E poi due settimane ad alta quota non portano alcun beneficio alla prestazione fisica». Secondo il preparatore restare nei propri centri sportivi porta dei vantaggi anche sotto il punto di vista del tempo, visto che campi, palestre, piscina e l’area medico-riabilitativa sono all’interno di un’unica struttura. Lavorando, poi, con il materiale che verrà utilizzato per tutto il campionato. «Il club che sceglie una località diversa deve spesso portarsi dietro attrezzi smontabili o, a volte, rinunciare a qualcosa».
Dunque, una questione di comodità e di organizzazione del lavoro. «Gli spazi sono grandi e magari non si perde quella mezz’ora di bus che serviva per andare dall’hotel al campo. Il caldo si aggira con allenamenti al mattino e nel tardo pomeriggio». I ritiri in montagna sono stati parte della storia del calcio e rinunciandoci si dice addio a correre con qualche grado in meno. «All’inizio ci si andava anche per poter dormire meglio, ma ora l’aria condizionata è ovunque». Anche a livello fisiologico le cose non cambiano, perché due settimane a mille metri non influiscono sul fisico. «Fare la preparazione a Firenze o a Moena da questo punto di vista è lo stesso». Nei club lavorano nutrizionisti che stilano tabelle personalizzate legate che variano in base alla programmazione: nei giorni in cui si lavora sulla forza, ad esempio, si aumenta l’apporto proteico.