L'ora del riscatto
—Momenti di riflessione che hanno portato alla decisione del club di non cederlo proprio adesso. Un confronto con la dirigenza, col tecnico, coi giocatori che l’hanno sostenuto e accompagnato verso la permanenza. Adesso molto, se non tutto, dipenderà da lui. A partire da domenica sera, quando al Franchi (ore 20,45) arriverà l’Inter che per Ikoné ha significato gioia e dolore. Quell’errore in pieno recupero due anni fa, a Milano, che avrebbe potuto regalare la vittoria allo scadere. Ma anche la bellissima rete della scorsa stagione al Franchi, in una gara pazza e intrigante. Inoltre, nella finale di Coppa Italia, è suo l’assist nell’azione che illuse i viola col momentaneo vantaggio a firma Gonzalez. Contro Lautaro e compagni, dovrebbe toccare nuovamente a Ikoné giocare titolare. Un po’ perché Nico ancora non ha i 90’ nelle gambe, anche se sarà in panchina e pronto ad entrare per uno spezzone di gara, un po’ perché con Brekalo in uscita (anche se il trasferimento alla Dinamo Zagabria ora è in stand by), infine perché Kouamé è ancora impegnato in Coppa d’Africa.
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