La rete realizzata al 3' minuto di gioco dall'esterno argentino, migliore in campo dei suoi, è solo una delle tante splendide giocate di Nico
Nico Gonzalez ha illuso che ieri sera fosse una di quelle sere. Speciali, storiche. Il momento esatto è arrivato quando dopo tre minuti di gioco ha scaraventato il pallone alle spalle di Handanovic, col destro che non è il piede preferito, facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto sul cross di Ikoné. Diagonale nemmeno di una bellezza stratosferica, ma di un’importanza incommensurabile: Fiorentina in vantaggio, estasi pura per la parte dello stadio colorata di viola.
Mentre Nico Gonzalez era là nell’angolo non lontano dalla bandierina sotto la Curva Nord, sommerso dall’abbraccio dei compagni e lì, in quel momento, Firenze che era a casa e Firenze che era all’Olimpico hanno iniziato a sognare. Sì, era presto, prestissimo. La partita era appena cominciata, ma quando l’argentino ha la serata giusta e lo dimostra subito è capace di provocare quella scintilla che fa tanto bene all’entusiasmo. Quel gol al 3’, il numero 13 in 40 presenze di una stagione che pure a livello personale sta assumendo contorni significativi, alla fine non poteva che avere la sua firma. Solo che è rimasto lì, appeso a un sogno e a sua volta gancio del sogno stesso che non si è realizzato.