Sulle pagine sportive de La Nazione troviamo un approfondimento sulle possibilità in attacco della Fiorentina. Italiano torna dall'amara trasferta del Mapei Stadium con almeno una certezza: per il ruolo di punta centrale ha due giocatori, Piatek e Cabral, che possono essere interscambiabili. La rete segnata dal brasiliano dà ragione al tecnico viola che più volte aveva difeso le sue scelte circa gli interpreti del reparto avanzato. Cabral è stato salvaguardato da giudizi affrettati e dal possibile paragone con Vlahovic, avendo così il tempo di ambientarsi nella nuova realtà. King Arthur ha capito, si è messo sotto, a testa bassa, lavorando giorno dopo giorno senza presunzione e la totale apertura a imparare situazioni non propriamente familiari, come passare da una squadra che gioca solo per te e una che gioca per tutti.
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Gol, sorrisi e futuro: Cabral scopre le carte. Un (altro) bomber per Firenze
La rete segnata dal brasiliano dà ragione al tecnico viola che più volte aveva difeso le sue scelte circa gli interpreti del reparto avanzato
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Non c’erano comunque dubbi sullo spessore della persona Cabral, indipendentemente da quello che sa fare in campo. Difficile vedere un rapporto con il vecchio club e i suoi tifosi ancora così saldo. Una separazione ben diversa rispetto a quello di Vlahovic che da queste parti non ha certo lasciato un buon ricordo (fuori dal campo). Sabato al brasiliano sono bastati pochi tocchi per lasciare il segno con il gol dell’illusorio pareggio contro il Sassuolo. Rete, la prima in maglia viola, che invece di illudere, ha confermato come Cabral stia lavorando nella direzione giusta. E la presenza di Piatek lo avvantaggia, perché l'ex Basilea potrà continuare a lavorare senza assilli. Basta già il numero sulla maglia a ricordargli quanto pesa, in generale, essere il numero 9 della Fiorentina.
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