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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 3: Michael Kayode of ACF Fiorentina in action during the UEFA Conference League 2024/25 League Phase MD1 match between ACF Fiorentina and The New Saints FC at on October 3, 2024 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
In questa Fiorentina sono almeno 4 i calciatori che aspettano con ansia l'inizio del 2025. Soprattutto per l'arrivo del mercato di gennaio, che potrebbe portarli lontano da Firenze per ottenere maggiori soddisfazioni. Il primo è Oliver Christensen: portiere fuori dalle gerarchie di Palladino e della quotazione di mercato di 3 milioni. Prestito o cessione immediata, ma per lui e per la Fiorentina il mercato sarà una liberazione. Il secondo è Fabiano Parisi: prezzo da gioiellino, circa 10 milioni, ma impiego da super riserva. Con Gosens titolare fisso nel suo ruolo le possibilità di vederlo partire sono molte. Parisi ha il suo mercato e per la Fiorentina potrebbe diventare una grossa occasione per fare cassa nel mercato invernale
Passando alle situazioni più delicate il primo nome che viene in mente è quello di Lucas Beltran. L'attaccante argentino potrebbe partire per una cifra vicina ai 16 milioni, molti meno dei 25 spesi più di un anno fa per prelevarlo dal River. Il ruolo non chiaro e le prestazioni poco convincenti potrebbero far pensare ad una cessione imminente, ma la società viola non ha fretta e accetterà soltanto buone offerte. Ovviamente in caso di cessione Pradé andrebbe subito a chiudere per il vice-kean
L'ultima situazione è anche la più complicata perché riguarda Micheal Kayode. Giocatore del proprio vivaio e con un potenziale in crescita. Secondo molti potrebbe arrivare in inverno un'offerta dalla Premier League da 25 milioni. La Fiorentina potrebbe trovarsi alle prese con il valutare l'addio di Kayode ad una cifra comunque molto alta, ma allo stesso tempo rischiando di perdere un talento che se dovesse esplodere altrove moltiplicherebbe il proprio valore. Insomma il mercato non è poi così lontano e la società viola avrà molto da fare. Lo riporta La Nazione
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