A seguire vi proponiamo un estratto dell'approfondimento firmato Andrea Schianchi e pubblicato oggi su La Gazzetta dello Sport.
La Gazzetta dello Sport
Gazzetta riflette: “La strana situazione di Vlahovic, tempi sbagliati di Commisso”
In questo modo, oltre a sancire il divorzio, si è messo Vlahovic nella peggiore condizione in cui si possa trovare un professionista
Mercoledì 5 ottobre il presidente Commisso scarica ufficialmente Vlahovic e annuncia a tutto il mondo, con la rabbia di un amante deluso, che il contratto non sarà rinnovato. Mossa legittima, per carità, ma un tantino azzardata e, per dirla in musica, «fuori tempo». In questo modo, oltre a sancire il divorzio, si è messo Vlahovic nella peggiore condizione in cui si possa trovare un professionista, e cioè nel ruolo del carnefice che, per avidità, si diverte a spolpare la vittima. La piazza, sempre piuttosto accesa a Firenze, seguendo il lamento di Commisso, avrebbe potuto continuare a contestare quello che, a tutti gli effetti, è il miglior giocatore viola.
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Lo ha fatto per poco anche perché Vlahovic ha trovato il modo migliore per rispondere alle parole del presidente: quattro gol in una settimana, uno al Cagliari domenica scorsa e tre ieri allo Spezia. Immaginiamo che anche Commisso si sarà spellato le mani applaudendo alle meraviglie del serbo, e magari avrà pensato pure a quanti quattrini gli entreranno in tasca grazie alla cessione del «carnefice». Bobby Fischer, straordinario campione di scacchi, sosteneva: «Non è sufficiente giocare la mossa giusta, devi anche giocarla al momento giusto. Sapersi contenere è una delle cose più difficili da imparare». Ecco, se il presidente Commisso si fosse contenuto e avesse praticato l’arte della pazienza, avrebbe dato una perfetta dimostrazione di tempismo. Il silenzio, spesso, fa più rumore del tuono.
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