Fiorentina e le finali, va sfatato l’ultimo tabù

Ottava semifinale europea della storia, quarta squadra a disputare il penultimo atto delle quattro maggiori competizioni Uefa dopo Roma, Feyenoord e Marsiglia. La Fiorentina sul campo corre "fast fast fast", come il motto con cui si era presentato Commisso nel 2019, proprio nell'anno in cui verrà inaugurato il Viola Park. Come scrive il Corriere dello Sport - Stadio (e come già ampiamente descritto da Violanews nei giorni scorsi), stavolta il compito di Biraghi e co. sarà quello di rompere la maledizione e cercare di tornare in una finale continentale 33 anni dopo Avellino.

Nel secolo in corso i viola si sono fermati ad un passo dall'ultimo atto contro Rangers (2008) e Siviglia (2015), ma in entrambi i casi il percorso fu più arduo rispetto alla Conference e il valore delle rose viola maggiore. Il percorso di quest'anno è stato più semplice, e adesso sulla strada della Fiorentina c'è il Basilea. Non un incrocio banale, soprattutto per Cabral: il brasiliano ha messo a segno 65 reti in 106 partite con gli svizzeri e proprio lì vive ancora una parte della sua famiglia.