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Franchi, bocciatura PNRR: ora per il restyling si muove il Ministero

Franchi, bocciatura PNRR: ora per il restyling si muove il Ministero - immagine 1
Le ultime da Bruxelles e la reazione del ministro Abodi, che punta forte su Euro 2032 per rilanciare le infrastrutture calcistiche in Italia
Redazione VN

Niente da fare per i nuovi stadi di Firenze e Venezia, che ormai secondo La Gazzetta dello Sport sarebbero fuori dal «portafogli» del Pnrr. In particolare, il punto di criticità con l’Europa è rappresentato dai 55 milioni destinati ai “piani urbani integrati” in capo al ministero dell’Interno. Secondo Bruxelles queste risorse devono essere utilizzate in aree di forte disagio sociale e quindi le scelte di Firenze e Venezia non sarebbero coerenti con questa mission. Morale della storia: bisognerà trovare altri soldi per coprire il “buco” creato dai fondi mancati del Pnrr.

Come fare?

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È in corso, si legge, una verifica sulla possibilità di attingere a fondi strutturali europei, ma è possibile che si debba trovare una soluzione all’interno delle risorse finanziarie nazionali. Di recente è stato istituito un comitato interministeriale presieduto dal ministro dello sport Andrea Abodi proprio sul tema stadi, anche in vista della volata della candidatura per l’Europeo di calcio 2032 (la Uefa deciderà fra Italia e Turchia il 10 ottobre). Il Franchi di Firenze è uno delle dieci sedi del dossier italiano. Potrebbe dunque essere cercata una soluzione nell’ambito di tutti gli investimenti che si contano di generare sul fronte stadi. Il problema è che il progetto Franchi, con quelli di Bologna e di Cagliari, è già a uno stadio avanzato e il rischio è che questo contesto generi una frenata sulla tabella di marcia.

 

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