Lunga intervista a Vittorio Cecchi Gori su La Gazzetta dello Sport. L'ex presidente viola dichiara amore apertamente: "La Fiorentina mi ha regalato anni indimenticabili, il mio cuore è e sarà sempre viola". Il ricovero di gennaio per una polmonite è ormai alle spalle, non i guai giudiziari (dal 2020 è in detenzione domiciliare per bancarotta fraudolenta) per i quali ha chiesto la grazia al Presidente della Repubblica. Vicende personali a parte, Cecchi Gori parla della sfida eterna tra Fiorentina e Juventus: "Che ricordi che ho... Tutti belli. È una gara speciale, anche se io, contrariamente alla tradizione del tifo, ripetevo sempre che la Fiorentina non dovesse accontentarsi di battere la Juve, ma fosse obbligatorio puntare a vincere lo scudetto! Una volta, l’anno di Edmundo, ci sono andato proprio vicino... E quello resta il mio più grande rimpianto da presidente. La rivalità storica resta, perché loro sono da sempre la squadra da battere e Firenze è una città che si ribella alle ingiustizie. Le ingiustizie nel calcio però non dipendono certo dalla Juventus, tantomeno ora".
La Gazzetta dello Sport
Cecchi Gori: “Mai avrei ceduto Vlahovic e Chiesa. Viola? Finalmente si vede qualcosa”
L'ex n°1 della Fiorentina: "Vlahovic non è Baggio, ma l'avrei tenuto. Juventus? Dicevo sempre che non dovevamo accontentarci di batterla"
Inevitabile un giudizio sulla vicenda Vlahovic: "Se hai la fortuna di aver preso dei talenti, di quelli rari che fanno la differenza, non devi venderli. Per quanto tu possa guadagnare nel cederli, resta difficile pensare che riesca a trovarne altri tanto bravi. È un rischio. Se hai gente come Batistuta, Rui Costa, Chiesa o Toldo è giusto provare a tenerli. Io l’ho sempre fatto. È decisiva l’abilità del presidente, ma è molto importante anche la componente di amore, di tifo, che purtroppo tranne poche eccezioni in Italia si sta perdendo. Vlahovic mai l'avrei venduto, avrei tenuto senza dubbio sia lui che Chiesa. Se la Fiorentina li avesse tenuti avrebbe potuto costruirci sopra una squadra veramente forte".
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Sul paragone con la cessione di Baggio, l'ex n°1 gigliato non ha dubbi: "Certo, Vlahovic è andato via da pochissimo tempo e questo non aiuta a stemperare gli animi. È stata una questione di soldi, voleva andare in una squadra che gliene dava di più e la Juve che ogni stagione scende in campo per lo scudetto e le coppe europee poteva offrirglieli. Ma ricordiamoci che Vlahovic non è Baggio, è un buon giocatore, ma il suo valore si capirà solo nelle partite più difficili". Infine un pronostico sulla gara di stasera e un giudizio generale sulla stagione della Fiorentina: "La squadra viola male non va, finalmente si inizia a vedere qualcosa di buono. Andare avanti in questo torneo ora sarebbe molto importante. Come finisce stasera? La Juve è più forte, ma non c’è una differenza tale da escludere che i pronostici possano essere rovesciati...".
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