Valore triplicato
Con il difensore centrale fresco di passaggio al Nottingham Forest, Daniele Pradè non è riuscito a ripetere la plusvalenza monstre realizzata per l'attaccante adesso a disposizione di Thiago Motta, ma la Fiorentina l'ha rivenduto al triplo dei soldi versati a suo tempo nelle casse del club di Belgrado. Comunque molto, anche se in alcuni momenti dei sette anni di Milenkovic a Firenze, il suo valore era probabilmente più alto.
Ic per Ic
Ma il compianto Joe Barone con cui il nazionale serbo aveva un rapporto speciale, intendeva (giustamente) farne una bandiera della Fiorentina, tanto da arrivare a renderlo il giocatore più pagato della rosa.
Al netto di motivazioni per l'inizio di un nuovo ciclo che Milenkovic forse non aveva, la sua cessione dunque un senso ce l'ha. E poi i dirigenti viola sono stati bravi a sostituirlo, soffiando Marin Pongracic al Rennes, con i francesi che avevano già organizzato le visite mediche.
Troppi 15 milioni per Pongracic?
Il problema, semmai, è che per prendere il croato, la Fiorentina ha dovuto reinvestire praticamente tutto il tesoretto (una quindicina di milioni) derivante dall'approdo in Premier del suo predecessore, anch'esso slavo. Un ic pagato dunque cifre molto diverse da quelle che di solito sborsava Corvino. Attenzione però al processo di beatificazione dell'attuale responsabile dell'area tecnica del Lecce, perché tra i diversi giocatori sbagliati portati a Firenze, ce ne sono anche alcuni con la desinenza che gli era tanto cara.
Seferovic-Bakic-Terzic
Ricordate ad esempio Haris Seferovic che in viola non segnava mai? Ha giocato ovunque in Europa senza lasciar traccia ed è finito - a 32 anni - negli Emirati. Per non parlare dei più recenti Bakic e Terzic, ceduti dopo che in riva all'Arno non avevano esattamente lasciato il segno. Il montenegrino è un comprimario nell'Ofi Creta; sebbene ancora giovanissimo Terzic, nell'ultimo anno non ha mai visto il campo con il Salisiburgo, in Austria. Niente paura, comunque.
Alla fiera dell'Est
Dopo Milenkovic nella rosa viola non ci sono altri giocatori presi da Corvino: magari Pradè e Ferrari hanno l'intuizione giusta e trovano il centrocampista che non ti aspetti proprio all'Est come faceva l'uomo di fiducia dei Della Valle. Hanno chiesto tempo per essere giudicati: legittimo, senza dimenticare però che al campionato manca esattamente un mese. Meglio se non ne sprecano troppo, come del resto hanno fatto per Pongracic.
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