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Inter-Fiorentina, pagelle VN: difesa ridimensionata, Richardson diventa piccolo piccolo

Federico Targetti
Federico Targetti Caporedattore 

DE GEA 5,5: soffia sulla rasoiata di prima di Lautaro, sulla rovesciata di Barella, sul palo da distanza ravvicinata di Carlos Augusto e sulla traversa dello stesso Lautaro, che al terzo tentativo lo batte con l'ausilio di una deviazione involontaria di Pongracic. Reattivo sul diagonale di Arnautovic, l'unico pallone sul quale è realmente possibile intervenire. La gara, però, è macchiata dal suo difetto storico che lo porta all'errore sul 2-1 di Arnautovic: non esce. Resta piantato sulla linea su un cross morbido da sinistra ed è la cosa più semplice del mondo incornare in rete per l'austriaco. Poi bene ancora con i riflessi su Zalewski. Peccato, siamo comunque con lui.

MORENO 5,5: prima in Serie A contro il Napoli, seconda contro l'Inter. Le partite meno di cartello a quanto pare non gli si addicono. Stasera c'è da alzare il muro, è sfortunato quando un pallone già fuori gli viene scagliato addosso e ne nasce l'angolo dell'1-0 Inter. Esce per fare spazio a Zaniolo con l'arretramento di Dodò. Magari da vedere in qualche partita con qualche squadra che non corre per lo Scudetto?

PONGRACIC 5: quarta di fila da titolare, dopo il filotto di tre vittorie iniziato in casa della Lazio. Lautaro si stacca e va subito vicinissimo alla porta. E' sfortunato sull'autogol, sia perché il calcio d'angolo non c'era, sia perché viene beffato da una traiettoria velenosa e beffa a sua volta De Gea. Traballa col resto della difesa nel secondo tempo, quando non fa mancare un altro pallone perso in uscita. Comuzzo, o al suo posto o al suo fianco, avrebbe fatto molto comodo.

RANIERI 5: Thuram si fa male e la serata sembra meno pesante, ma anche Arnautovic si ritaglia una chance, sventata da De Gea. Meno gloria rispetto a qualche giorno fa, ma la baracca in qualche modo regge almeno fino all'intervallo. Sul gol dell'attaccante ex Bologna né lui né Pongracic né i componenti del pacchetto arretrato tutto fanno buona guardia.

GOSENS 6: gara da ex, ritorno in quello che è stato il suo stadio. Risponde presente stringendo i denti davanti all'assedio dell'Inter e poi va a saltare e a causare il braccio largo di Darmian. Tiene la barra dritta nella tempesta e si immola su una ripartenza pericolosissima evitando il 3-1, dopodiché esulta perché sa che la squadra così rimane in partita. Serata non semplice ma viene fuori con l'esperienza.

DODO' 6: la prima discesa la fa al 40', dieci minuti abbondanti dopo il gol subito. E dal calcio d'angolo che ne consegue nasce il rigore del pareggio. Serve la sua intraprendenza, sempre di più, a questa Fiorentina.

PARISI 5,5: conferma molto importante per lui davanti a Gosens, ma è tutta un'altra partita rispetto all'andata. Non ha spazio, deve aiutare dietro. Sostituito sul 2-1 Inter per dare maggior peso alla fase offensiva.

BELTRAN 5: pochi palloni, nemmeno quello da calciare verso la porta su rigore. Partita di sacrificio assoluto, da quasi mezzala come lo ha definito Palladino. Spesso anticipato, soffocato, sottotono.

KEAN 5,5: come Beltran per tutto il primo tempo, solo che sta più avanti e non avrebbe nemmeno battuto il rigore. Controllato a tripla mandata dopo aver fatto fuoco e fiamme al Franchi. Nella ripresa si fa vedere con qualche buon appoggio, prende un giallo che gli costerà la gara di domenica col Como e non colpisce benissimo di testa su un ottimo invito alto di Fagioli. Ma fa sentire il suo peso in avanti e dà appoggio ai trequartisti (veri) che entrano via via.

dal 62' FOLORUNSHO 6: gioca 62 minuti in meno rispetto a quelli che avrebbe dovuto giocare.

dal 62' CATALDI 6: bentornato. La Fiorentina ha bisogno di lui integro e con le geometrie e il dinamismo autunnali.

dal 67' FAGIOLI 6,5: in una giocata, quel filtrante alto per Kean che non riesce a colpire bene di testa, dimostra subito perché doveva essere lanciato dal 1'. Facci vedere di che pasta sei fatto, qui puoi brillare.

dal 67' ZANIOLO 6: torna in campo con la maglia che lo ha visto crescere, prova a inventare qualcosa, ma la situazione di punteggio non lo aiuta moltissimo.

dall'80' GUDMUNDSSON sv