Sul proprio canale Youtube, l'esperto di mercato Alfredo Pedullà ripercorre l'estate 2024, quando Moise Kean arrivò alla Fiorentina tra lo scetticismo generale. Perplessità che, alla luce dei fatti, vengono alimentate anche sponda bianconera per aver perso un giocatore che in un anno è letteralmente esploso: "L'errore che si fa con grande superficialità è quello di considerare Moise Kean come il grande rimpianto della Juve che lo ha ceduto per una cifra irrisoria. Parliamo di un falso storico, perché i 13 milioni più 5 di bonus che i bianconeri hanno incassato nel 2024 dopo sei mesi sarebbero stati zero. E' vero che la storia recente della Juventus è costellata di errori e investimenti sbagliati, ma nel caso di Kean il club era prigioniero di una storia finita con l'allenatore di allora (Thiago Motta n.d.r.).
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Pedullà: “Pochi 18 milioni? Juve era prigioniera di Kean, lo avrebbe perso a 0”
Tra Kean e la Juve dissidi irrisolti che hanno portato alla cessione alla Fiorentina: ecco come è andata nell'estate 2024 secondo Pedullà
Nel 2023/24 era considerato a Torino l'ultima ruota del carro, lui chiede di andare via ed è reduce da zero gol: con il contratto in scadenza non ci sarebbero stati margini neanche per il rinnovo visti i rapporti ormai deteriorati. Lui si trova davanti tre proposte, quella del Monza di Palladino, quella della Fiorentina e quella dell'Atletico Madrid. Quando arrivano i Colchoneros lui accetta, ma le cose non vanno bene e il trasferimento non va in porto. Così, quando torna schiva ogni discorso di rinnovo e si offre per una nuova cessione, inevitabile per la Juve di fronte ad un investimento di circa 35 milioni".
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