Appena nominato direttore sportivo, Roberto Goretti ha subito impresso la sua firma sul nuovo corso della Fiorentina, accelerando la scelta del prossimo allenatore. Dopo giorni di valutazioni, il favorito è diventato Paolo Vanoli, ormai a un passo dalla panchina viola. Decisive le telefonate tra lui e Goretti, che hanno portato a un’intesa di massima e relegato in secondo piano le candidature di Palladino, Nesta e Mancini. L’obiettivo è chiaro: voltare pagina dopo l’esonero di Pioli e rilanciare una squadra in crisi di risultati e fiducia, attualmente fanalino di coda in campionato.

Corriere Fiorentino
Vanoli-Fiorentina, avanti tutta. CorFio: “In panchina già contro il Genoa?”
Vanoli, ex tecnico di Torino, Venezia e Spartak Mosca, è al lavoro per risolvere il contratto con i granata e sistemare gli ultimi dettagli legati allo staff che lo accompagnerà in questa nuova avventura. Se tutto procederà come previsto, potrebbe già dirigere il suo primo allenamento al Viola Park entro domani, con l’esordio ufficiale fissato per la trasferta di Genova contro il Genoa. L’accordo con la Fiorentina prevede un contratto di un anno e mezzo, vincolato alla permanenza in Serie A. Il suo percorso professionale testimonia esperienza e versatilità: una promozione in Serie A con il Venezia, una Coppa di Russia con lo Spartak Mosca e una lunga formazione nelle giovanili azzurre e accanto ad Antonio Conte, sia al Chelsea che all’Inter.
Vanoli è ricordato con affetto a Firenze anche per il gol nella finale d’andata di Coppa Italia del 2001 contro il Parma, rete che contribuì all’ultimo trofeo conquistato dal club. Il tecnico è noto per la disciplina e l’intensità che pretende dalle sue squadre — «un martello», lo definiscono i suoi ex giocatori — e per un calcio dinamico, basato su ritmo, pressing e costruzione dal basso. Come gli insegnò Arrigo Sacchi, ama pensare alla squadra come a “un’orchestra”: ogni elemento deve muoversi in armonia. Oggi più che mai, la Fiorentina ha bisogno di quella musica per ritrovare compattezza e identità. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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