La vittoria contro la Dinamo Kiev porta la firma di Moise Kean e Albert Gudmundsson, la coppia “1+1” su cui Vanoli ha costruito il primo successo della sua gestione e il rilancio europeo della Fiorentina. Oltre al valore della gara di Conference, il messaggio più forte riguarda il campionato: la strada verso la salvezza passa soprattutto dai giocatori di maggior talento e personalità, quelli capaci di fare la differenza nei momenti difficili.

Corriere dello Sport
Vanoli e l’attacco Kean-Gudmundsson, CorSport: “Messaggio chiaro dell’allenatore”
Il peso specifico di Kean è evidente anche nel confronto con la scorsa stagione: a questo punto dell’anno aveva già segnato nove gol, oggi è fermo a due, dato che fotografa il momento complicato della squadra più che una colpa individuale. Contro la Dinamo, però, il centravanti ha dato segnali da leader vero, non solo per il gol segnato ma per l’atteggiamento, la pressione continua sugli avversari e la volontà di trascinare i compagni. Ora l’obiettivo è ritrovare la rete in campionato, che manca da fine ottobre.
Discorso simile per Gudmundsson, meno distante nei numeri rispetto allo scorso anno ma comunque centrale nell’economia viola. L’islandese resta il miglior marcatore della squadra e, soprattutto, il giocatore capace di spaccare le partite con qualità e tempi di inserimento. Per questo Vanoli ripartirà da lui alle spalle di Kean, lasciandogli libertà di movimento negli ultimi metri. La formula è chiara e quasi obbligata: Gud e Kean insieme, perché da quel “1+1” passano i gol e, di conseguenza, la salvezza della Fiorentina. Lo scrive il Corriere dello Sport.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

