La partita tra Fiorentina e Juventus viene presentata come una “ricerca della felicità”, in uno stadio Franchi pieno ma privo della coreografia della curva, vietata dalla questura. La decisione ha scatenato tensioni e spinto la tifoseria organizzata a convocare un corteo di protesta da Piazza della Libertà allo stadio. Dentro e fuori il Franchi l’atmosfera è carica: la squadra ha bisogno di quella scintilla che possa accendere una risalita che, come ricorda Vanoli, sarà lunga e difficile.

Corriere Fiorentino
Vanoli e la partita delle certezze, CorFio: “Nessuna sorpresa di formazione”
Il nuovo allenatore ha idee chiare: continuità nelle scelte, concetti semplici ma precisi, cura dei dettagli e concretezza nelle due aree di rigore. Per questo dovrebbe riproporre l’impianto visto a Genova, un 3-5-2 (o 3-5-1-1) affidato a Gudmundsson e Kean per creare pericoli e trovare gol, con il centrocampo confermato in blocco — Mandragora, Nicolussi Caviglia e Sohm. L’unico possibile cambiamento riguarda la fascia sinistra: Parisi potrebbe sostituire Fortini, non al meglio dopo gli impegni con l’Under 21.
Sul fronte Juventus resta il dubbio Vlahovic, non al top della condizione. Vanoli, comunque, ha preparato la squadra a ogni scenario e si aspetta segnali forti, perché la classifica non concede più tempo. Proprio questa sfida, con il Franchi carico di tensione e di attesa, potrebbe essere l’occasione ideale per iniziare la tanto invocata scalata. Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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