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GERMOGLI PH: 22 NOVEMBRE 2025 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI SERIE A FIORENTINA VS JUVENTUS NELLA FOTO VANOLI
Come evidenzia La Nazione, Paolo Vanoli vive il suo debutto europeo con una lucidità che colpisce. Altro che competizione secondaria: la Conference League è perfettamente nel mirino dell’allenatore viola, ma lo è in modo indipendente dal percorso in campionato. Nessuna sovrapposizione, nessun “paracadute” psicologico. Per Vanoli la Conference non può e non deve diventare l’illusione di una scorciatoia capace di ribaltare una stagione complicata in Serie A.
Il tecnico pretende che ogni competizione venga vissuta come un’isola autonoma: alternanza di impegni, ma non di obiettivi. L’andamento in campionato non deve plasmare né caricare di significati impropri il cammino europeo. Ogni partita avrà la formazione più adatta, ogni gara dovrà essere giocata per il massimo risultato.
In questo contesto si inserisce la scelta offensiva: Dzeko titolare in Conference, Kean pronto a partire dall’inizio in campionato contro l’Atalanta. Una rotazione strategica, non casuale, che racconta tutta la fiducia che Vanoli ripone nel bosniaco. Dzeko, reduce da un avvio difficile con Pioli tra problemi fisici e intesa tattica faticosa, sente forte il desiderio di riscatto. Ha voglia di dimostrare che la Fiorentina ha fatto bene a puntare su di lui, e che Firenze può ancora godersi un attaccante di caratura internazionale.
E proprio l’Europa è il suo habitat naturale. Le notti continentali sono un marchio di fabbrica della carriera di Dzeko: gol, leadership, peso specifico nelle partite che contano. Per questo Vanoli gli chiederà non solo reti, ma comando, presenza, esperienza. Elementi che, insieme al contributo di un altro senatore come De Gea, potrebbero rivelarsi decisivi per blindare il passaggio diretto agli ottavi, evitando il play-off di febbraio.
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