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Tuttosport

TS: “Vlahovic e la maledizione di Firenze. Ancora una volta è a rischio”

Redazione VN
Non sembrano così positive le condizioni fisiche di Dusan Vlahovic, dopo gli esami dei giorni scorsi: resta ancora in forte dubbio per sabato

C’è una partita che sembra non voler cominciare mai per chi dovrebbe deciderla. Un’ombra sottile, invisibile, che si allunga sul campo e trattiene ciò che tutti si aspettano. Una maledizione - se vogliamo - dalla curiosa ricorrenza, che da quattro anni continua imperterrita a gravitare intorno a Dusan Vlahovic. Quando il serbo vede Viola - il colore che l’ha reso grande - per un motivo o per un altro, si ritrova costretto ad alzare bandiera bianca. E come scrive Tuttosport, non parliamo del classico gol dell’ex - soddisfazione che Dusan non è ancora riuscito a togliersi dal suo approdo in bianconero - quanto al suo coinvolgimento nell’11 titolare. Dal gennaio del 2021, il serbo ha preso parte dal primo minuto solo a tre dei sette match disputati dalla Juventus in Serie A contro la Fiorentina. Così, dopo la panchina al Franchi dello scorso marzo (l’ultima gara dell’era Motta), sabato pare configurarsi il medesimo scenario. E questo nella migliore delle ipotesi, dal momento che le sue condizioni potrebbero portare Spalletti a concedergli qualche giorno di riposo in più, nella speranza di averlo al meglio per la gara di Champions di martedì con il Bodo Glimt.

In forte dubbio

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 Dusan, negli scorsi giorni, aveva fatto ritorno in anticipo dal ritiro con la Serbia per via di un affaticamento muscolare agli adduttori. Nulla di troppo grave, sulla carta: il responso degli esami svolti lunedì alla Continassa aveva escluso lesioni. Niente che non si potesse risolvere sottoponendolo a due sedute di lavoro differenziato, con il rientro previsto per l’allenamento di stamattina. Ma le risposte fisiche del serbo non sono state le migliori: da qui la scelta di tenerlo ancora parte e valutarne la convocazione solo nella rifinitura di domani, a margine della quale la squadra partirà per Firenze. Una defezione pesante per Spalletti, che vede nel serbo il titolare indiscusso della sua Juventus. Sia che si giochi con il 3-4-2-1, o con il 4-3-3: l’assetto che - prima o poi - inizierà a caratterizzerà l’esistenza bianconera. E con il rientro tardivo di David dal ritiro con il Canada, pare solo una la strada da intraprendere: rispolverare Lois Openda al centro dell’attacco. Salvo miracoli dell’ultimo minuto, sarà il belga l’ultimo terminale offensivo dei bianconeri, con Yildiz e Conceiçao a supporto. Questo, a prescindere dal modulo che il tecnico disegnerà per la gara contro la Fiorentina.