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Sottil, che fai? Nazione: “Dichiarazioni poco gradite dall’ambiente viola”

Sottil
Sottil, ma non solo
Redazione VN

Chiunque sarà il nuovo allenatore della Fiorentina avrà davanti un compito tutt’altro che semplice: valutare i tanti giocatori in prestito che rientreranno al Viola Park. Un passaggio cruciale nella costruzione della rosa per la prossima stagione, soprattutto considerando che il rendimento offerto dai rientranti è stato nel complesso deludente.

Tra i profili più maturi, ben pochi hanno convinto i club presso cui erano stati ceduti a esercitare il diritto di riscatto. Tra i nomi più critici spicca quello di M’Bala Nzola, reduce da una stagione negativa e segnata anche da problemi comportamentali al Lens.Male anche Riccardo Sottil, la cui esperienza al Milan è stata oscurata da dichiarazioni poco gradite all’ambiente viola. Prestazioni irrilevanti anche per Gino Infantino (appena tre presenze con l’Al-Ain) e Abdelhamid Sabiri, mai realmente sceso in campo con la Fiorentina nonostante tre anni di contratto.

Altri giocatori restano in bilico. Jonathan Ikoné potrebbe sperare in un riscatto da parte del Como, mentre Christian Kouame dovrà prima riprendersi dalla lesione al crociato. Antonin Barak e Josip Brekalo, entrambi rientrati dal Kasimpasa, appaiono destinati a lasciare nuovamente. Anche Nicolas Valentini, dopo un discreto semestre a Verona, sembra fuori dai piani futuri, specie se la Fiorentina opterà per una difesa a quattro sotto la gestione Pioli. Incerta infine la situazione del portiere Oliver Christensen: se la Salernitana si salverà ai playout, potrebbe restare in Serie B.

Tra i pochi casi già definiti: Cristiano Biraghi resterà al Torino e Michael Kayode è stato ceduto definitivamente al Brentford. Con la scadenza del 18 giugno per esercitare i riscatti ormai vicina, molte decisioni saranno demandate al prossimo allenatore, il cui giudizio sarà fondamentale per determinare chi potrà restare e chi invece sarà destinato a una nuova partenza. Lo scrive la Nazione