La Fiorentina si presenta al derby dell’Appennino contro il Bologna con l’obbligo di dare una svolta al proprio campionato. Il successo europeo di giovedì a Vienna ha riportato un po’ di serenità e fiducia, ma la classifica in Serie A — con soli 3 punti in 7 giornate — resta allarmante. Serve la prima vittoria per uscire dalle zone basse e ritrovare entusiasmo. La partita di oggi al Franchi (ore 18) assume quindi un valore enorme: non solo per i punti in palio, ma anche per il morale e per il futuro immediato della squadra.

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Repubblica: “Fiorentina, vinci per lasciare l’ultimo posto in classifica”
Pioli, rinfrancato dal 3-0 in Conference League, si affiderà di nuovo ai titolari, chiamati a dimostrare che possono essere ancora il motore della Fiorentina. Il modulo sarà il 3-5-2 già testato e confermato in Austria, con l’obiettivo di dare equilibrio e compattezza. In porta ci sarà De Gea, protetto dal trio difensivo composto da Pongracic, Pablo Marí e Ranieri. Sugli esterni agiranno Dodo e Gosens, mentre in mezzo spazio a Mandragora, Nicolussi Caviglia e Fagioli. Davanti confermatissima la coppia Gudmundsson–Kean, con l’islandese alle spalle dell’ex juventino, pronto ad attaccare la profondità e a far salire la squadra.
L’idea di Pioli è quella di tenere la squadra corta, evitando di concedere spazi sugli esterni come accaduto contro il Como, e cercare di imporre il proprio palleggio in mezzo al campo. Ma oltre alla tattica servirà la testa: finora i viola hanno perso 11 punti da situazione di vantaggio, un dato che pesa come un macigno e che va invertito attraverso maggiore concentrazione e capacità di gestione.
L’obiettivo è chiaro: portare in campionato la stessa mentalità mostrata in Europa, quella fatta di aggressività, compattezza e voglia di vincere. I tifosi, che a Vienna hanno accompagnato la squadra con un significativo “Vi vogliamo così”, saranno ancora una volta il dodicesimo uomo. Al Franchi si attende un clima caldo, con possibile qualche striscione o presa di posizione sul tema stadio, ma soprattutto con una spinta costante verso la vittoria. Perché ora la classifica non ammette più ritardi: serve rialzarsi subito per non trasformare la stagione in una lunga rincorsa alla salvezza. Lo scrive Repubblica Firenze.
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