Su La Repubblica di oggi, un editoriale ad opera di Stefano Cappellini sulla Fiorentina di Stefano Pioli. Ecco alcuni passaggi del testo.
La Repubblica
Repubblica: “Fiorentina, serve un identikit. E non si trova con le due punte”
"Se un difetto capitale si può trovare alla Fiorentina di mister Pioli è che, fin qui, è stata una squadra né carne né pesce. Non è un gruppo votato al dominio del match, che punta a prendere in mano le partite: proprio non ci riesce, anche quando dà l'impressione di volerci provare. (...) Una squadra deve avere un modo di stare in campo, si chiama identità, e all'occorrenza saperlo cambiare quando, come amano dire gli allenatori oggi, "si annusa il pericolo". (...) Pioli ha spiegato a Dzeko, in un insolito scambio pubblico di visioni tattiche, che al momento non è pensabile schierare più di due attaccanti. Non sopravvaluterei il dibattito sulla questione. L'identità non passa tanto dal numero di punte schierate quanto dall'attitudine a interpretare uno schema: ci sono squadre con tre giocatori d'attacco che hanno vocazione prudente e squadre con un solo centravanti che aggrediscono e si accampano nella metà campo avversaria. Serve darsi un identikit credibile prima possibile, anche per capire già con il Bologna se Vienna è stato un raggio di sole o un abbaglio".
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