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FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 22: Daniele Doveri referee and Luca Ranieri of ACF Fiorentina and Dusan Vlahovic of Juventus FC during the Serie A match between ACF Fiorentina and Juventus FC at Artemio Franchi on November 22, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Su La Repubblica è stata analizzata la partita di ieri alle 18:00, al Franchi, tra Fiorentina e Juventus. Bianconeri con la sindrome della pareggite, che Spalletti ha ereditato da Thiago Motta e Tudor. L'analisi:
Fiorentina-Juventus è stata una partita triste, di un livello tecnico scadente e per di più imbruttita dai cori razzisti indirizzati a Vlahovic, che hanno indotto l'arbitro Doveri a sospendere per due volte la partita nel primo tempo, prima per uno e poi per tre minuti, dopo il rigore concesso al serbo per un fallo di Pablo Marí ma ricusato alla moviola (è stato Dusan a trattenere per primo). Una terza interruzione avrebbe potuto impedire il proseguimento della gara.
La Juve è passata in vantaggio con un gol per caso. Nemmeno su quell'episodio è riuscita a consolidare la superiorità tecnica sulla Fiorentina, che, nella sfida tra due squadre insicure, era quella messa peggio. Però i viola hanno saputo darsi degli scossoni: lo svantaggio sull'imbrunire del primo tempo non li ha affossati ma sferzati, Vanoli ha saputo trasferire alla sua squadra la sua energia strabordante e il gol di Mandragora, con una bellissima staffilata mancina da fuori, ha riportato il Franchi vicino alla squadra, che resta tuttavia all'ultimo posto. Sta però ritrovando Kean, che ha tenuto sulla corda l'intera difesa juventina, scosso la traversa nel primo tempo e mandato segnali di ottimismo a Gattuso.
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