Sulle pagine del Corriere dello Sport,Alberto Polverosi analizza la situazione in casa Fiorentina dopo la sconfitta contro il Napoli. Ecco le sue parole:
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Corriere dello Sport
Polverosi: “A Firenze pregano che De Gea non abbia mai un raffreddore”

FLORENCE, ITALY - SEPTEMBER 13: David de Gea of ACF Fiorentina and Head coach Stefano Pioli manager of ACF Fiorentina shows his dejection during the Serie A match between ACF Fiorentina and SSC Napoli at Artemio Franchi on September 13, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Il commento di Alberto Polverosi
Per ora la Fiorentina ha un’identità sconosciuta. Cerca la profondità ma non la trova e quando prova a palleggiare, senza il contributo del miglior Fagioli (e sabato anche di Gudmundsson, assente), cincischia. La squadra è lunga e se concedi spazi al Napoli (ma anche al Como, prossimo avversario) diventa un’impresa recuperare la palla. La distanza fra i reparti ha consentito alla squadra di Conte di palleggiare liberamente e di tornare subito in possesso del pallone. Il dubbio è questo: era solo un problema tattico o c’era anche una differenza di condizione? C’è un dato che fa capire quanta libertà la Fiorentina stia concedendo agli avversari. Nelle tre partite di campionato fra tiri totali fatti e tiri totali subiti la differenza è a favore dei viola(39 a 35),ma quando si passa ai tiri in porta, fatti e subiti, la distanza a sfavore della Fiorentina è notevole: sono 8 per Kean e compagni e 19 per gli avversari. A Firenze pregano che De Gea non abbia mai un raffreddore.
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