- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
MAINZ, GERMANY - NOVEMBER 06: Referee Lawrence Visser interacts with Luca Ranieri of Fiorentina during the UEFA Conference League 2025/26 League Phase MD3 match between 1. FSV Mainz 05 and ACF Fiorentina at Mainz Arena on November 06, 2025 in Mainz, Germany. (Photo by Alex Grimm/Getty Images)
Tutto stregato, tutto calcisticamente drammatico. Nemmeno in Europa, nel terreno che finora aveva regalato qualche gioia, la Fiorentina riesce a rialzarsi. A Mainz arriva l’ennesima sconfitta, 2-1, e una nuova rimonta subita che fotografa la crisi più profonda dell’era Commisso.
Doveva essere la serata del riscatto, è diventata un altro incubo. La squadra di Galloppa, in panchina da traghettatore dopo l’esonero di Pioli, ha mostrato i soliti limiti: incapacità di gestire il vantaggio, poca lucidità, errori individuali pesanti e nessuna reazione mentale.
A deciderla sono stati Hollerbach e Lee, due lampi che hanno ribaltato il vantaggio firmato da Sohm nel primo tempo. Tutto nel copione già visto: sprechi sotto porta, distrazioni in difesa, nervosismo crescente e squadra incapace di reggere l’urto psicologico.
Piccoli, pagato 27 milioni, ancora una volta nel mirino per le occasioni sbagliate. Ranieri e Pongracic protagonisti in negativo nei gol subiti. Un film già visto, con il finale che sembra scritto: squadra impaurita, morale sotto i tacchi, tifosi esasperati.
Il nuovo tecnico Paolo Vanoli è atteso oggi a Firenze: visiterà il Viola Park e firmerà un contratto annuale con opzioneper la stagione successiva. L’obiettivo è semplice, ma enorme: salvare la squadra e ricostruire fiducia.
La dirigenza, con il nuovo ds Roberto Goretti, ha lavorato nelle ultime ore per accelerare i tempi: si punta a portare Vanoli in panchina già domenica a Marassi contro il Genoa.
Il club viola, scottato dal precedente triennale di Pioli, stavolta si muove con più cautela. Il contratto di Vanoli prevede bonus legati alla salvezza, al decimo posto e ai piazzamenti europei.
Sognare oggi la Conference League o addirittura la Champions sembra un azzardo, ma per ora l’unico vero traguardo è tornare a respirare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA