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Gazzetta dello Sport

La rabbia di Orlando: “Chi non ci crede se ne vada. E togliamo la fascia a Ranieri”

Redazione VN
"Dieci minuti con il Sassuolo a verticalizzare, il vantaggio su rigore e poi sono spariti. Se il club avesse coraggio, potrebbe anche mettere dentro i giovani, che danno un'identità, e tenere fuori i leader"

La Gazzetta dello Sport ha chiesto a Massimo Orlando, ex giocatore della Fiorentina, di analizzare questa dura situazione in casa viola. Ecco le sue parole:

Con il Sassuolo ho visto un ulteriore peggioramento, anche rispetto a quanto fatto con Pioli. È mancata completamente una reazione sul piano caratteriale e della grinta e mi aspettavo pure un cambio tattico, ma il problema ora non è certo l'assetto. Io avrei fatto un bel ritiro di una settimana per lavorare singolarmente sulla testa di ognuno. Parlarci. Prendere decisioni, anche drastiche, e a chi non sta bene la situazione, se ne vada a gennaio. Non vedo altre soluzioni

PREOCCUPAZIONI

La Fiorentina non è una squadra, ma pare un insieme di giocatori che fra l'altro si mandano a quel paese. Sono spaventato da questa situazione, che va oltre la tattica, perché mi sembra uno spogliatoio alla sbando e non mi è piaciuto neanche Luca Ranieri che al momento della sostituzione non ha dato la mano a Vanoli. Io gli leverei immediatamente pure la fascia. E intervenga la società con lui e altri perché serve il pugno duro e multe, sennò ognuno fa quello che vuole. Brutto anche l'episodio sul rigore fra Mandragora e Kean. Moise è fortissimo, è l'attaccante della Nazionale e non può fare quelle sceneggiate. Ma ora è tutto incomprensibile, compresi gli errori di De Gea, e se vengono a mancare perfino le certezze è la fine

SOLUZIONI

Difficile da dire. Ho veramente paura per la retrocessione perché ora possono perdere da chiunque, anche da una formazione di Serie D. Prendono sempre gol da palla inattiva e fanno gli identici errori. Non c'è un'idea di gioco, non ci sono due passaggi di fila. Dieci minuti con il Sassuolo a verticalizzare, il vantaggio su rigore e poi sono spariti. Se il club avesse coraggio, potrebbe anche mettere dentro i giovani, che danno un'identità, e tenere fuori i leader