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BERGAMO, ITALY - NOVEMBER 30: Dodo’ of ACF Fiorentina leaves the field disappointed at the end of the Serie A match between Atalanta BC and ACF Fiorentina at Gewiss Stadium on November 30, 2025 in Bergamo, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Fino all’inizio del 2026, Vanoli dovrà lavorare con le risorse attualmente a disposizione, una situazione già affrontata da Pioli, che aveva tentato un 4-4-2 con Lamptey esterno alto e Fazzini sull’altra fascia. L’esperimento durò appena venti minuti, a causa dell’infortunio del ghanese, che tornerà solo con l’anno nuovo e che rappresentava un potenziale jolly nelle rotazioni tecniche.
Le difficoltà degli esterni titolari hanno spinto sia Pioli sia Vanoli a ricorrere spesso a Niccolò Fortini e Fabiano Parisi. Il classe 2006 e l’ex Empoli hanno portato maggiore freschezza e velocità rispetto ai colleghi di reparto, pur non potendo offrire le stesse garanzie tecniche, tattiche e di leadership garantite dalle due colonne della squadra, fondamentali anche all’interno dello spogliatoio.
L’assenza che pesa più di tutte è quella di Gosens, decisivo nella sua prima stagione a Firenze: aveva infatti chiuso l’annata con 8 gol e 10 assist in 41 partite. La sua mancanza, unita alle difficoltà fisiche e tecniche degli altri esterni, ha contribuito a rendere le fasce uno dei punti più problematici dell’attuale Fiorentina. Scrive il Corriere dello Sport.
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