La Fiorentina continua a puntare su Stefano Pioli come prima scelta per la panchina, dopo che le piste alternative si sono raffreddate: Thiago Motta non andrà all’Atalanta ma non è stato affondato il colpo, mentre Patrick Vieira resterà al Genoa per volontà sua e del club ligure. Pioli è quindi in cima alla lista dei desideri, ma l’operazione è complicata e richiede tempo, pazienza e un’attenta gestione, soprattutto perché segnerebbe il ritorno del tecnico sei anni dopo le dimissioni del 2019, poco prima dell’arrivo di Commisso.


Corriere dello Sport
No a Motta e Vieira, si a Pioli. CorSport: “Tanti ostacoli, ma c’è fiducia”
Le difficoltà principali sono di natura economica: Pioli ha un contratto con l’Al-Nassr valido fino al 2027 e il club saudita non intende liberarlo facilmente, mentre la Fiorentina non vuole farsi carico di costi per buonuscite. Inoltre, il tecnico vuole mantenere la residenza fiscale in Arabia Saudita per usufruire del regime agevolato sul suo attuale stipendio da 12 milioni annui. A complicare il tutto, anche la necessità di “liberare” lo staff che Pioli vorrebbe portare con sé al Viola Park.
La situazione è in stallo: nessun passo avanti né indietro, ma la Fiorentina continua a ritenere Pioli l’uomo giusto per rilanciare il progetto tecnico. La rinuncia a Palladino ha fatto perdere un vantaggio temporale, ma non la convinzione. Nonostante lo stallo preoccupi, resta la fiducia che l’operazione possa andare in porto, con l’idea che, alla fine, tutti i pezzi del puzzle si incastreranno nel modo giusto. Lo scrive il Corriere dello Sport.
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