- Squadra
- Nazionali
- Calciomercato
- Statistiche
- Coppa Italia
- Social
- Comparazione Quote
- Redazione
Foto: Violanews.com
La sconfitta di Cagliari può essere letta come un episodio legato al “calcio d’agosto”, un momento di transizione tra amichevoli di rodaggio e partite ufficiali. È un risultato che non riflette necessariamente l’andamento che la Fiorentina avrà nei prossimi mesi, ma resta un campanello d’allarme. Tocca ora a Piolidare segnali concreti al gruppo e alla società, così che la partita d’esordio non venga interpretata come un indizio di fragilità, ma come un incidente di percorso.
Sul piano tecnico, le differenze di rendimento tra la gara di Conference e l’esordio in campionato sono state nette. Pioli dovrà lavorare soprattutto sulla fase difensiva, apparsa in sofferenza contro la pressione del Cagliari, e sul centrocampo, dove la coppia Fagioli-Sohm, pur promettente, non ha ancora la stabilità necessaria per reggere moduli offensivi come il 3-4-1-2 o il 3-5-2. Servono anche risposte dagli uomini offensivi: Gud, discontinuo dopo il buon avvio in Conference, e Kean, chiamato a incidere di più.
Parallelamente, il mercato entra nella sua fase decisiva e Pioli dovrà confrontarsi con la dirigenza per eventuali aggiustamenti. L’arrivo di Piccoli è già ufficiale,ma restano margini per altri interventi, soprattutto se sarà necessario rinunciare a qualcuno o inserire profili più adatti. Il finale di mercato, dunque, rappresenta un’occasione da cogliere per rafforzare la squadra. Se sfruttata al meglio, potrà trasformare Cagliari in un semplice episodio di inizio stagione, destinato a non pesare sul cammino futuro dei viola. Lo scrive la Nazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA