Mercoledì sera la Fiorentina ha scelto la suggestiva cornice della «Reggia degli Etruschi» a Fiesole per una cena di squadra che ha assunto un significato molto più profondo di un semplice ritrovo conviviale. È nato infatti il cosiddetto «patto della bistecca», un gesto simbolico che richiama un rito antico del calcio italiano: la tavola come luogo di unione e rilancio. Tra bicchieri di vino rosso e bistecche al sangue, la squadra ha voluto cementare il proprio spirito in vista delle prossime sfide.

La Nazione
Nazione svela: “Pioli e la squadra insieme a cena. Ecco il patto per la risalita”
Attorno al tavolo non c’erano solo i giocatori, ma anche l’allenatore Stefano Pioli, lo staff tecnico, i fisioterapisti e i magazzinieri, a sottolineare come il gruppo non conosca barriere o gerarchie. Nonostante l’ambiente non fosse mai stato spaccato e la proprietà avesse più volte confermato la fiducia al tecnico, l’avvio di stagione resta il più complicato dell’era Commisso. Per questo, oltre ai colloqui quotidiani nello spogliatoio, si è sentita l’esigenza di un momento diverso, lontano dai riflettori, per ritrovare compattezza e motivazioni in vista del derby di domenica contro il Pisa.
Il diktat della serata era chiaro: niente foto né social, per preservare la privacy e vivere l’incontro con autenticità. Nonostante ciò, qualche immagine è comunque trapelata grazie al proprietario del ristorante, felice di immortalare la presenza dei viola. Tra i più coinvolti, De Gea, Dodo e Kean, che hanno dato carica al gruppo. La serata si è chiusa presto, perché già l’indomani la squadra era al lavoro al Viola Park. Resta però la forza simbolica di quel gesto: una cena semplice, ma capace di diventare simbolo di unità, da portare in campo nella difficile sfida della Cetilar Arena. Lo scrive la Nazione.
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