La Fiorentina sta pagando a caro prezzo la sua incapacità di gestire risultati e momenti chiave delle partite. La squadra di Pioli, infatti, è riuscita a sbloccare tre gare di campionato — contro Cagliari, Como e Roma — senza però portarne a casa neppure una vittoria. Errori di concentrazione e mancanza di freddezza nei finali hanno fatto svanire ben otto punti, che avrebbero potuto cambiare completamente la classifica e il giudizio su questo avvio di stagione. Le reti subite nei minuti di recupero, come quella di Luperto al 94’ contro il Cagliari, sono diventate un simbolo delle difficoltà della squadra nella gestione dei vantaggi.

La Nazione
Nazione suona l’allarme: “La Fiorentina non si sa gestire. E i cambi non incidono”
A pesare è anche il contributo limitato dei subentranti: in campionato, i cambi di Pioli hanno inciso poco o nulla sul risultato, con l’unica eccezione del gol di Mandragora nella gara d’esordio. Piccoli è stato il più impiegato a gara in corso, ma senza riuscire a cambiare l’inerzia dei match. Un dato preoccupante, soprattutto nell’era dei cinque cambi, che mette in evidenza la necessità di trovare maggiore impatto e freschezza dalla panchina, magari sfruttando l’esperienza di un giocatore come Džeko.
Il problema della gestione, però, non si limita ai cambi: la Fiorentina è l’unica squadra del campionato ad aver già subito due gol oltre il novantesimo minuto, contro Cagliari e Como. Tre punti persi nel recupero testimoniano una fragilità mentale e una mancanza di esperienza nei momenti decisivi. Per Pioli e i suoi, la sosta rappresenta dunque un’occasione per riflettere e lavorare sulla tenuta psicologica, elemento indispensabile per evitare che i cali di concentrazione continuino a compromettere i risultati. Lo scrive la Nazione.
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