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GERMOGLI PH: 9 OTTOBRE 2025 FIRENZE PRESENTAZIONE DEL LIBRO CI CHIAMAVANO SCIACALLI PRESSO LA LIBRERIA FELTRINELLI DI PIAZZA DELLA REPUBBLICA NELLA FOTO STEFANO PIOLI
Alla vigilia della sfida di San Siro, Stefano Pioli ha tracciato la sua ricetta per rilanciare la Fiorentina: mentalità, compattezza, attenzione e sacrificio. Questi, secondo il tecnico, sono gli ingredienti imprescindibili per provare a invertire la rotta e uscire dalla crisi di risultati, magari con un pizzico di benevolenza da parte del “Dio del calcio”. Il ritorno a San Siro, stadio che lo ha visto protagonista negli anni più intensi e felici della sua carriera, sarà inevitabilmente speciale per Pioli, ma l’allenatore ha scelto di mettere da parte le emozioni per concentrarsi unicamente sulla squadra e sulle sue necessità. «Non penso a me stesso, ma a quello che accadrà alla squadra», ha spiegato, consapevole degli errori commessi e della mancanza di cinismo che ha condizionato i risultati finora.
Pioli ha richiamato tutti, se stesso compreso, a un supplemento di impegno e lucidità. Ha sottolineato l’importanza di saper leggere gli episodi e sfruttare al meglio le occasioni, soprattutto attraverso i giocatori di maggiore talento. Tra questi Gudmundsson, rigenerato dal periodo in Nazionale e ora chiamato a confermare il proprio valore anche in maglia viola: «Ha ritrovato ritmo e condizione, ora mi aspetto di più da lui». Il tecnico ha poi parlato di equilibrio e onestà intellettuale, ammettendo gli errori di valutazione sul ruolo di Fagioli, che non si è adattato da regista, e riconoscendo le difficoltà psicofisiche di Comuzzo. «Non faccio scelte a caso — ha chiarito — scelgo chi ritengo più adatto a vincere la partita, ma tutti devono dare qualcosa in più».
Consapevole della delicatezza del momento, Pioli ha spiegato che non intende rivoluzionare i principi di gioco, ma che saranno necessari alcuni aggiustamenti tattici per ridare solidità e fiducia alla squadra. La classifica impone una reazione immediata e il tecnico è determinato a guidare la risalita, forte anche del sostegno del presidente Commisso, che ha spronato il gruppo con un confronto definito “molto positivo”. In chiusura, Pioli ha aggiornato sulle condizioni di Moise Kean, ancora in dubbio per la trasferta di Milano: l’attaccante ha buone sensazioni ma non ha ancora testato contrasti e cambi di direzione; l’allenamento odierno sarà decisivo per capire se potrà essere convocato. Lo scrive la Nazione.
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