Negli ultimi giorni è emersa con forza una verità ormai difficile da ignorare: la Fiorentina è nettamente indietro dal punto di vista fisico. Quattro segnali, arrivati tra la sconfitta in Conference League contro il Mainz e il pareggio di Genova, lo hanno confermato senza ombra di dubbio. Un paradosso, considerando che la stagione è già nel vivo e che, a metà novembre, la squadra dovrebbe essere nel pieno della condizione. Eppure, dirigenti, giocatori e lo stesso nuovo allenatore hanno tutti evidenziato lo stesso problema: la mancanza di brillantezza e tenuta atletica.

La Nazione
Nazione: “La Fiorentina ha sbagliato la preparazione. Le perplessità di Goretti”
A lanciare l’allarme erano stati per primi il direttore sportivo Goretti e il tecnico ad interim Galloppa dopo il ko europeo, sottolineando una preparazione estiva inadeguata. Poi, dopo la gara di Marassi, sono arrivati i commenti di Piccoli e di Paolo Vanoli, che hanno confermato la diagnosi. Il nuovo allenatore, senza indugiare in critiche dirette, ha deciso di intervenire immediatamente con un piano di lavoro mirato: da domani, al Viola Park, la squadra sosterrà doppie sedute quotidiane, una vera e propria “rieducazione atletica” per colmare il gap rispetto alle altre formazioni di Serie A.
Lo stesso Piccoli ha raccontato lo spirito con cui il gruppo ha accolto questa svolta: «Il mister ci ha detto che ci farà patire le pene dell’inferno, ma siamo contenti perché è quello che ci manca». Parole che lasciano intendere come la preparazione svolta tra luglio e agosto — e forse anche la gestione successiva — sia stata insufficiente per costruire la giusta base fisica. Ora Vanoli vuole ripartire da qui: dal lavoro, dalla fatica e dal recupero della condizione, prerequisito indispensabile per dare un senso tecnico e competitivo alla rincorsa salvezza della Fiorentina. Lo scrive la Nazione.
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