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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 2: Roberto Piccoli of ACF Fiorentina reacts during the UEFA Conference League 2025/26 League Phase MD1 match between ACF Fiorentina and SK Sigma Olomouc at Stadio Artemio Franchi on October 2, 2025 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Per Roberto Piccoli è arrivato il momento della verità: la trasferta di San Siro contro il Milan rappresenta un’occasione grande, affascinante ma anche carica di pressione. L’attaccante, riservato e instancabile lavoratore, si trova improvvisamente al centro della scena, chiamato a guidare l’attacco della Fiorentina in assenza di Moise Kean. Non è un compito semplice, soprattutto in una partita che per i viola vale doppio: una sfida da cui può ripartire una stagione finora deludente.
Piccoli è arrivato a Firenze con aspettative alte e un cartellino costoso, tra i più onerosi nella rosa viola. Finora è stato visto come il compagno o l’alternativa di Kean, ma a San Siro avrà finalmente la possibilità di giocare nel suo ruolo naturale, quello di centravanti puro. È una chance che mette alla prova tanto il suo talento quanto la sua personalità, in un contesto di grande visibilità e contro una difesa tra le più solide del campionato.
Per il giovane attaccante si tratta di una notte cruciale, in cui tutto — dal suo posizionamento ai movimenti in area, fino alla capacità di dialogare con i compagni — potrà determinare il volto dell’attacco viola. Piccoli affronta la sfida con orgoglio, motivazione e consapevolezza: sa che può essere la sua grande occasione per imporsi, dare peso offensivo alla Fiorentina e dimostrare di poter essere molto più di una semplice alternativa. E forse, proprio nella notte di San Siro, potrebbe iniziare la sua vera storia in maglia viola. Lo scrive la Nazione.
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