Dopo i risultati ottenuti al Mapei contro il Sassuolo, adesso è inevitabile voler vedere una cambiamento tattico: i possibili ballottaggi
La notizia che tanto attendeva ieri Paolo Vanoli non è arrivata: Robin Gosens e Jacopo Fazzini, nella ripresa degli allenamenti di ieri, non si sono aggregati ai compagni e hanno proseguito nel lavoro differenziato di recupero. Dunque, come scrive anche La Nazione, scendono quindi le possibilità di vederli fra i convocati per la partita contro la Dinamo Kiev, anche se da questo punto di vista sarà decisiva la rifinitura di oggi alle 14.30. Entrambi sono fondamentali per attuare la rivoluzione tattica che ha in mente il tecnico dalla scorsa settimana e che a breve dovrebbe comunque essere messa in atto. Magari già da domani sera contro la Dinamo Kiev.
Le certezze che Vanoli ha deciso di continuare a regalare alla squadra non hanno pagato a Reggio Emilia, cambiare qualcosa dal punto di vista tattico appare adesso inevitabile. Anche se Gosens e Fazzini dovessero venir buoni soltanto per il Verona. In ogni caso sarà un giovedì di rotazioni. La gestione delle energie fisiche e mentali in questo momento è fondamentale. La Fiorentina rimbalzerà da una partita all’altra fino all’anno nuovo. Sette volte in campo tra campionato e Conference League da qui al 7 gennaio, giorno nel quale si concluderà il girone d’andata contro la Lazio.
Ecco dunque che in difesa si rivedranno Pongracic (reduce dalla squalifica in campionato) e Viti, con anche Martinelli che spera in una chance da titolare, visto il momento complicato di De Gea (L'ANALISI). Modulo a parte, in mediana si ricandida Nicolussi Caviglia, mentre davanti toccherà a Piccoli, con Kean che dovrebbe partire dalla panchina. Al fianco dell’ex Cagliari il ballottaggio tra Dzeko e Gudmundsson. La possibilità di passi falsi è finita anche in Conference League, dopo le sconfitte con Mainz e Aek Atene. Che almeno la Conference torni il salotto comodo che era stato a inizio stagione.