Il cambio tattico operato al 67’ contro la Dinamo Kiev ha rappresentato molto più di una semplice mossa di partita: il passaggio dal 3-5-2 al 4-4-1-1 ha aperto nuovi scenari per la Fiorentina. Al di là delle dichiarazioni di Vanoli, che continua a privilegiare la mentalità al modulo, quanto visto in Conference ha segnato una rottura evidente con il recente passato, dando alla squadra una libertà e una fluidità mai mostrate negli ultimi mesi.

La Nazione
Nazione e il nuovo modulo: “Ecco cosa serve a Vanoli per cambiare del tutto”
Con la difesa a quattro la Fiorentina è apparsa più compatta e aggressiva, capace di difendere meglio e di risalire il campo con maggiore ampiezza. Da quel momento la Dinamo Kiev ha smesso di rendersi pericolosa, mentre i viola hanno trovato continuità offensiva, creando occasioni e arrivando al gol decisivo con Gudmundsson, oltre a sfiorare il raddoppio in più di una circostanza. Il nuovo assetto è sembrato semplice, efficace e adatto alle caratteristiche dell’attuale rosa.
Nonostante i segnali positivi, rivedere il 4-4-1-1 dal primo minuto richiederà tempo. Vanoli lo considera praticabile solo con alcuni interpreti chiave, come Gosens e Kouamé, quest’ultimo appena rientrato dopo un lungo stop ma già incoraggiante nella serata europea. L’idea è chiara e resta sul tavolo, anche in attesa di rinforzi dal mercato: il tecnico non lo ammetterà apertamente, ma la tentazione di ripartire da quel sistema è forte. Lo scrive la Nazione.
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